Parisi suona la carica: “Ma non ho avanzato candidature” - Live Sicilia

Parisi suona la carica: “Ma non ho avanzato candidature”

Per l'ex assessore quasi una prova di forza. Espone la sua visione di città con a fianco Ross Pelligra. E non solo. Inevitabile che il suo nome diventi adesso tra i più bollenti sul fronte sindacature.
AMMINISTRATIVE CATANIA
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CATANIA. Che non si parli di fughe in avanti. E non per rischiare di venire fulmineamente richiamati all’ordine. Ma perchè, in fin dei conti, l’ex amministratore di Palazzo degli Elefanti, Sergio Parisi, ieri sera in quello Yatching Club del quale è presidente ha lanciato sì la sua sfida. Ma lo ha fatto senza fare harakiri. Guardandosi bene dall’addentrarsi in quel campo pieno di mine piazzate anche dal fronte amico che è la candidatura a sindaco di Catania.
Ed in un momento controverso in cui si sa già che si andrà a votare nella prossima primavera ma nel quale il discutere su chi possa metterci la faccia è diventato un tabù senza precedenti, il fatto che uno come Sergio Parisi abbia provato quantomeno a scuotere il sonnolento dibattito in città, qualcosa significa.

In una platea accorsa per dimostrare affetto ma già invogliata di suo da tanta curiosità, a parlare dal pulpito del palchetto ci sono oltre all’ex assessore allo Sport, figure d’eccezione. Come Antonello Biriaco e Vincenzo Fresta rispettivamente presidente cittadino di Confindustria e dell’Ance.
Ma c’è, anche e forse soprattutto, Ross Pelligra. Che il presidente del Catania SSD si sia mosso assieme a Grella e Caniglia (ovvero, assieme alla sua immancabile “scorta”), beh, anche questo significa qualcosa. Tra lui e Sergio Parisi del resto c’è un feeling che si è saldato a doppia mandata nei giorni roventi, per temperatura e iter, della trattativa che ha portato la cordata dell’imprenditore siculo-australiano alle falde dell’Etna.
“La città può essere trasformata in una metropoli moderna”, dice Pelligra in lingua inglese (“Ma tra un anno parlerò benissimo italiano”, dice accompagnato dall’applauso della sala). Parte un video, che fa il paio con quello che in avvio di convention ha raccontato gli interventi avviati dall’amministrazione Pogliese, nel quale Pelligra rende visivamente palpabile quattro degli investimenti in infrastrutture avviati dalle parti del Nuovo mondo.

“Quando ci siamo insediati eravamo con le quattro frecce e poi invece abbiamo avviato una macchina che ha sbloccato tantissimi progetti. Perchè non dovremmo dirlo? Perchè dobbiamo far finta che sia stato tutto facile?”, chiosa a LiveSicilia, Sergio Parisi.
Ma, subito dopo, c’è da venire a capo della questione che rischia di divenire il più classico segreto di Pulcinella: quella della possibile candidatura a sindaco di Catania. In fondo siamo tutti qui per questo.
“Mi fa enorme piacere che qualcuno ne parli. Di certo, io non ne ho mai parlato. E se c’è qualcuno che fa il mio nome probabilmente è per il lavoro d’assessore che ho svolto in questi quattro anni: però quello che avverto è che la valutazione che viene fatta è davvero sul lavoro che è stato svolto; sui fondi comunitari che sono stati spesi; l’operazione sul Catania calcio. Che sia chiaro, io non ho mai avanzato la mia candidatura. Ma sono felice che se ne parli”. 

Non siamo affatto al suono di campanella dell’ultimo giro. Tutt’altro.
Però, lo scatto verso la poltrona a primo cittadino di Catania è ufficialmente scattato.
E non sono ammesse false partenze.


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