PALERMO – Dopo sei giornate, i numeri dicono che questa è la peggior partenza del Palermo in serie A nell’era dei tre punti. Il rendimento degli uomini di Iachini, ultimi con soli tre pareggi all’attivo, risulta addirittura inferiore a quello tenuto dalla formazione che due stagioni fa avrebbe poi salutato, seppur per una sola annata, la massima serie. Quel Palermo, affidato alle cure (rivelatesi infruttuose) di Gasperini, a questo punto del torneo aveva collezionato quattro punti, in virtù di un successo, un pari e quattro ko. Altra partenza a fari spenti nel 2009-10, quando i rosanero di Zenga conquistarono sei punti in altrettante gare, conseguenza di un’affermazione, tre pari e due sconfitte.
Di ben altro tenore gli sprint al via nei campionati 2005-06 (11 punti), 2006-07 e 2008-09 (12 punti). Positive le partenze anche nel 2004-05 (9 punti) e nel 2007-08 (10 punti). Erano altri tempi, il club di viale del Fante poteva permettersi di inserire a bilancio investimenti a cifre ben distanti da quelle attuali per rincorrere obiettivi, come la Champions e l’Europa League, di caratura assai diversa rispetto alla salvezza inseguita adesso da Barreto e compagni.
Eppure, negli ultimi dieci anni, non sono sporadici i casi di squadre partite addirittura peggio rispetto ai rosanero, e comunque riuscite nell’intento di mantenere la categoria. E’ il caso del Livorno di Lucarelli nel 2004-05, fermo a quota due punti dopo sei turni. Identico avvio per il Cagliari di Ficcadenti nel 2012-13, e per Sampdoria e Sassuolo nella passata stagione. I sardi, addirittura, nel 2008-09 collezionarono un punto in sei gare dopo una partenza choc di cui rimangono memorabili i cinque ko consecutivi in avvio di stagione.
Ripartendo da quota tre sono ancor più numerosi i casi di salvezza ottenuta. E’ l’impresa compiuta dal Parma nel 2004-05, da Cagliari e Reggina nella stagione successiva, dai calabresi e dal Siena nel 2007-08, dal Bologna l’anno seguente, dal Catania nel 2009-10 e dal Chievo di Corini nel campionato che sancì la prima retrocessione rosanero dell’era Zamparini.
La missione, pertanto, resta più che possibile per i ragazzi di Iachini, tenendo anche conto delle buone prestazioni sfoderate, escludendo Empoli, in questo primo scorcio di torneo. Il ritiro a Gradisca d’Isonzo è servito per rasserenare gli animi e riportare chiarezza all’interno dello spogliatoio. Fors’anche per riconsiderare alcune posizioni all’interno dell’organigramma dirigenziale. Domani inizia la lunga settimana che porterà alla prova verità contro il Cesena. Il Palermo ricomincia da tre.
