Passeggeri a mobilità ridotta| Uges: "Agiranno i legali" - Live Sicilia

Passeggeri a mobilità ridotta| Uges: “Agiranno i legali”

L'associazione che si è vista non rinnovare la convenzione denuncia irregolarità, ma dallo scalo replicano: "Abbiamo fatto quanto ci imponeva l'Ispettorato del Lavoro".

PALERMO – La Uges non ci sta e annuncia il ricorso alle vie legali per la questione dell’assistenza dei passeggeri a ridotta mobilità dell’aeroporto Falcone-Borsellino. Una vicenda di certo non nuova, ma la polemica continua a montare proprio nel momento in cui lo scalo affronta il delicato momento della privatizzazione.

Si tratta, in parole povere, del servizio di assistenza a quei passeggeri che utilizzano, per esempio, una carrozzina: compito del personale è quello di accompagnarli nelle varie operazioni da compiere all’interno dello scalo. Servizio che, per anni, è stato svolto dalla Uges (dal 26 luglio 2008 al 28 febbraio 2013 per 500mila euro l’anno, con 48 unità di cui 32 a prestazione d’opera con partita Iva) ma che, in seguito a una multa dell’Ispettorato del Lavoro da oltre un milione di euro, non è stata rinnovata ed è stata data prima alla Gh (società satellite della Gesap) e poi con apposita convenzione all’Arnas, ovvero l’ospedale Civico, che prima si è servita della Seus 118 e ora utilizza invece il proprio personale fuori dall’orario di lavoro.

“Se già riusciva difficile accettare che 32 operatori e 29 volontari della nostra organizzazione dovessero fare spazio alla forza lavoratrice dell’aeroporto – dice Tommaso Zirilli, presidente della Uges Sos – oggi risulta inaccettabile che vengano utilizzati dipendenti Arnas che oltre alla normale attività ospedaliera, con un progetto extra, devono assicurare l’assistenza in aeroporto. Ciò rasenta l’irregolarità, se non addirittura l’illegalità, e per questo abbiamo dato mandato ai nostri legali di studiare l’intera vicenda. Denunceremo ciò che riterremo illegale”.

La convenzione tra Gh e Arnas, del 27 agosto, scadrà nel 2014 e prevede il servizio 365 giorni all’anno, dalle cinque del mattino a mezzanotte con 30 operatori per turno al costo di 650mila euro l’anno. “Noi abbiamo rispettato la direttiva dell’Ispettorato del Lavoro che ci ha diffidato dal proseguire ogni tipo di rapporto lavorativo con la Uges”, dicono dalla Gesap. “L’Azienda è onorata di potere mettere a disposizione della Gesap e dei cittadini di Palermo e non solo la professionalità dei propri dipendenti in un rapporto di massima collaborazione tra istituzioni”, aveva commentato qualche giorno fa il commissario straordinario dell’Arnas Civico, Carmelo Pullara, in occasione dell’avvio dell’attività.Ma anche i sindacati sono sul piedi di guerra, dal momento che oltre ai precari rimasti fuori la Gh ha anche dei cassintegrati.

“La responsabilità è a monte, quando la Gesap ha dato con affidamento diretto all’Uges il servizio – dice il presidente della Seconda commissione di Palazzo delle Aquile, Paolo Caracausi – nel momento in cui l’Ispettorato del lavoro ha elevato una multa da 1,5 milioni e visto che da alcuni mesi il servizio è affidato a Gh, che ha perso 1,2 milioni, con l’introito del servizio si sarebbe potuta ripianare la perdita. E’ un errore affidare all’Arnas il servizio visto che Gh in questi mesi ha ben operato utilizzando proprio personale. Questa ennesima scelta di dare all’esterno sevizi credo che sia controproducente per una azienda a breve valutata per essere privatizzata. Il dubbio e’ che queste scelte siano il frutto di una volontà tendente a svalutare la Gesap”.

 


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