Paternò, l'intimidazione a Feltri | Sel: "Servono più controlli" - Live Sicilia

Paternò, l’intimidazione a Feltri | Sel: “Servono più controlli”

I recenti fatti della Valle del Simeto approdano in Parlamento. L'interrogazione di Palazzotto (nella foto) al Ministro per l'Agricoltura.

L'intervento della politica
di
3 min di lettura

PATERNO’. In ballo non c’è solo la messa in sicurezza dell’area. Ma anche lo sviluppo legato ad una Valle del Simeto nella quale chi vuole investire si ritrova a fare i conti con una desolante carenza di infrastrutture. La vicenda che ha riguardato il 34enne Emanuele Feltri, che nella sua piccola ma ben avviata impresa bio si è visto uccidere quattro pecore a colpi di fucile (una addirittura sgozzata) a scopo intimidatorio, ha finito con l’attirare un’attenzione che, forse, riuscirà a rilanciare le sorti di uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi dell’intera isola. Le infrastrutture che mancano sono, ad esempio, l’elettricità che non c’è (nonostante vengano pagati i preliminari canoni concessori) e tutta una rete di collegamenti minimi che senza deturpare il territorio riescano a garantirne lo sviluppo. Una vicenda che è approdato sino in Parlamento e l’ultima presa di posizione della serie è di quelle forti e viene da Sel, attraverso una interrogazione al Ministro dell’Agricoltura depositata da  Erasmo Palazzotto. E, poi, come detto, all’interno del Sito d’interesse comunitario della Valle del Simeto, semmai lo si dovesse evidenziare ulteriormente, c’è anche una gravissima emergenza legata alle condizioni di sicurezza. Di seguito, il testo integrale dell’interrogazione:

“Domenica 30 giugno il giovane agricoltore Emanuele Feltri è stato oggetto di un atto intimidatorio con l’abbattimento del proprio gregge nelle campagne del comune di Paternò;

– l’atto intimidatorio in questione potrebbe ritenersi in correlazione con l’attività del Feltri a tutela dell’area della valle del Simeto, Sito di Interesse Comunitario lasciato in stato di degrado ed abbandono, tanto a causa degli scarichi illegali nel fiume quanto per via di numerose discariche abusive, anche di materiali pericolosi ed altamente inquinanti. Inoltre appare plausibile una volontà di impedire la rinascita ed il controllo dell’area, legata a fenomeni di sfruttamento del lavoro irregolare;

– gli operatori economici dell’area lamentano da tempo una scarsità di vigilanza e controllo nell’area. Tanto per quanto riguarda il contrasto a forme di sfruttamento dei lavoratori extracomunitari quanto per quanto concerne la presenza di discariche illegali;

– da tempo gli imprenditori agricoli della zona, le aziende agroturistiche e le associazioni ambientaliste, come l’associazione “ViviSimeto” chiedono interventi concreti per la salvaguardia dell’area della Valle del Simeto e un programma di bonifica;

– l’area in oggetto, nonostante numerose richieste e solleciti, risulta attualmente ancora non collegata con la rete elettrica, nonché con carente, se non assente, manutenzione viaria rendendo, di fatto, difficoltosa l’attività imprenditoriale, la commercializzazione e la produzione dei prodotti agroalimentari;

– negli ultimi anni la consapevolezza della necessità di preservare l’area e la ripresa dell’attività agricola e di pastorizia hanno consentito un aumento dell’attenzione della comunità locale sul tema, attenzione culminata con numerose iniziative di sensibilizzazione e di campagne su base volontaria, con il contributo delle autorità comunali, per contrastare l’inquinamento e la devastazione dell’area.

– quali interventi urgenti il Ministro dell’Interno voglia intraprendere al fine di garantire la sicurezza del Feltri, sia personale che dell’attività economica dello stesso;

– quali iniziative immediate il Ministro dell’Interno intenda adottare per attuare misure concrete di vigilanza e controllo nell’area in oggetto;

– quali interventi i Ministri interrogati intendano porre in essere, per le rispettive competenze, per garantire la tutela dell’area del Simeto nonché favorire l’azione di tutela e bonifica intrapresa dalle Autorità Locali e dalle associazioni ambientaliste;

– quali atti concreti il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali intenda  avviare per consentire l’effettivo sviluppo agricolo dell’area anche attraverso la realizzazione delle necessarie infrastrutture cominciando dal collegamento con la rete elettrica”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI