PALERMO – “Già la Lega siciliana era un ossimoro. L’alleanza Lega-DC un ossimoro al cubo!”. Fabrizio Micari, l’ex magnifico rettore dell’università di Palermo, oggi componente dell’esecutivo regionale di Italia viva, con un post su facebook innesca la polemica col commissario siciliano del partito di Matteo Salvini, Nino Germanà.
Lo scambio inizia sul solco del patto tra Dc e Lega, benedetto da Totò Cuffaro e dal senatore Claudio Durigon a Ribera, durante la Festa dell’Amicizia.
Micari, il post e la polemica
“Dopo aver sentito al raduno leghista – scrive Micari – a distanza di pochi minuti, Salvini inneggiare al pacifismo filorusso e Vannacci esaltare il giuramento della Decima MAS, da leggere in tutte le scuole; pensavo di essere pronto a tutto. Pronto ad ascoltare tutto, anche di poter accettare tutto. Ma il matrimonio a pezzi Lega-DC è oltre, è quanto di più paradossale, innaturale e strumentale si possa immaginare”.
L’ex rettore bolla l’accordo come “strumentale perché vale solo in Italia, non in Sicilia, dove conviene tenere le liste separate per puntare ad un maggior numero di seggi. Innaturale e paradossale perché nei fatti mette insieme sacra ampolla con le acque del Dio Po, autonomia, Europa matrigna, Fuori i migranti, Roma ladrona, Forza Etna, con i valori ereditati da Don Sturzo: europeismo, solidarietà sociale, accoglienza, inclusione, difesa dei più deboli”.
Germanà: “La Lega piace al Sud”
La risposta al dirigente di Italia viva arriva dal commissario della Lega in Sicilia, nel giro di un paio d’ore.
“Magnifico, con tutto il rispetto – scrive Germanà – a poche ore da una sonora sconfitta delle sinistre riunite in Calabria guardare in casa d’altri piuttosto che provare a capire quale sono le ragioni, è veramente del tutto fuori contesto. Reddito di cittadinanza e mancette varie sono ricette superate. Il Sud ha voglia di essere competitivo con infrastrutture moderne, alta velocità, strade sicure e buona sanità”.
Germanà difende quella che considera “la nostra ricetta, di un partito che era nato per difendere gli interessi del Nord ma che oggi è un partito nazionale con un ministro delle infrastrutture di Milano che sta facendo per il Sud più di quanto gli stessi ministri siciliani hanno fatto in passato. Questo è il motivo per cui la Lega al Sud piace a tanti e le porte del nostro partito sono aperte anche a chi in passato la pensava in maniera diversa”.
Micari controbatte
Fabrizio Micari interviene nuovamente su facebook, dopo Germanà, puntando sulle “differenze tra Lega e Dc”. “Gli attuali campioni di voto per la Lega in Sicilia, da Sammartino a Laccoto, da Figuccia e Turano, non mi sembra siano strenui sostenitori o instancabili attivisti dell’autonomia (e prima della secessione) né ferventi sovranisti, né pacifisti filorussi – argomenta Micari -“.
“Una cosa sono le idee che Salvini propugna rumorosamente ogni giorno, una cosa la politica che portano avanti in Sicilia i leghisti Siciliani. Usano il marchio Lega in franchising, fanno la loro politica sul territorio, portano voti a Salvini e sono eletti in Sicilia. Ma non mi parlare – conclude – di linea politica nazionale…pensaci, un abbraccio”.

