Pedagogisti in lingua dei segni, a Palermo il nuovo corso di laurea

Pedagogisti in lingua dei segni, a Palermo il nuovo corso di laurea

L'ateneo sarà uno dei tre in Italia e l'unico del Sud
UNIVERSITA'
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PALERMO – Con l’avvio della nuova offerta formativa, dal prossimo anno accademico 2024-2025, Unipa offrirà il primo corso di laurea magistrale, sul territorio nazionale, in “Scienze pedagogiche per la comunicazione inclusiva mediata dalla Lis” (Lingua dei segni italiana). 

Tre le sedi universitarie coinvolte: una del Sud, una del Centro e una del Nord Italia. Al fianco dell’Università degli Studi di Palermo, scelta come sede amministrativa, ci saranno l’Università degli Studi Roma Tre e l’Università Ca’ Foscari Venezia.

Midiri: “Felici di essere pionieri”

“Siamo felici – spiega il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri – di essere pionieri, assieme a Roma e a Venezia, di questo nuovo percorso magistrale. Si tratta di un ulteriore impegno del nostro ateneo nella promozione e nella diffusione di azioni e progetti che mirano ad una sempre maggiore inclusività.  Ho voluto fortemente che Unipa offrisse servizi di supporto alla didattica, di tutorato, di counseling e di orientamento in favore degli studenti più fragili. Adesso facciamo un ulteriore passo in avanti nel campo della formazione professionale, consapevoli di essere responsabili nell’istruire figure altamente qualificate che possano essere messe al servizio della società”.

Pronti 114 posti in Italia

Il percorso di studi magistrale punterà a formare “pedagogisti, esperti nei processi comunicativi inclusivi”. Una figura centrale nelle istituzioni e nei servizi formativi dove sono presenti studenti sordi o alunni udenti che, a causa di altre difficoltà e disabilità quali la sindrome di Down o l’autismo, utilizzano la lingua dei segni italiana come strumento principale per comunicare. Saranno 114, complessivamente per le tre sedi universitarie, i posti disponibili.

Mignosi: “Italia ultima in Europa”

“Attualmente, il percorso formativo per le persone che hanno difficoltà nella comunicazione verbale – sottolinea la professoressa Elena Mignosi del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio fisico e della Formazione di Unipa – è molto carente, tanto che l’Italia è agli ultimi posti in Europa per numero di laureati sordi. Anche l’Assistente alla comunicazione, previsto dalla Legge 104 del 1992, a partire dalla scuola dell’infanzia, non ha un ruolo chiaro né un titolo di studio uniforme poiché manca ancora una normativa nazionale”.

“Inoltre – continua – Province e Comuni si muovono seguendo differenti linee guida in ambito contrattuale e retributivo e questo genera una grande difformità territoriale. Speriamo che questo corso di laurea spinga, in generale, verso una maggiore attenzione alla qualità dei percorsi inclusivi all’interno dei contesti educativi e verso la formazione professionale e il riconoscimento delle figure specialistiche, al fine di prevenire le difficoltà di apprendimento e l’abbandono precoce degli studi”.

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