CATANIA – “La condanna di primo grado a due anni di reclusione, all’interdizione dai pubblici uffici e dal diritto elettorale, per corruzione elettorale giunta in queste ore, impone le immediate dimissioni di Riccardo Pellegrino da ogni incarico pubblico”. Lo scrive il comitato territoriale dell’Arci di Catania in una nota diffusa alla stampa.
L’Arci etnea commenta così la condanna del vicepresidente vicario del Consiglio comunale catanese ed esponente di Forza Italia. Pellegrino era sotto processo per corruzione elettorale nell’ambito della campagna per le Regionali 2017. La condanna di primo grado è arrivata ieri.
La relazione dell’Antimafia
“L’esponente di Forza Italia Riccardo Pellegrino – ripercorre l’Arci -, già oggetto di relazione da parte della commissione regionale antimafia e deferito alla commissione nazionale antimafia per le linee di contatto con la famiglia Mazzei, sotto processo per corruzione elettorale, non avrebbe dovuto trovare spazio nelle liste per il Consiglio Comunale di Catania. Una volta eletto, i consiglieri comunali della maggioranza di destra, che ha determinato l’elezione del sindaco Enrico Trantino, hanno deciso, nonostante tutto, di premiarlo affidandogli la vicepresidenza del Consiglio Comunale”.
“Basta silenzio”
Infine, l’appello alle istituzioni cittadine: “Il sindaco, il presidente del Consiglio comunale e tutte le consigliere e i consiglieri che lo hanno eletto smettano di tacere, escano dall’omertoso opportunismo e si assumano le gravissime responsabilità politiche della sua elezione”.