"Sparò al vicino di casa" | Pensionato condannato a 12 anni - Live Sicilia

“Sparò al vicino di casa” | Pensionato condannato a 12 anni

L'avvocato di parte civile, Salvatore Sansone

Sarebbe stato Francesco Paolo Albanese (nella foto) a fare fuoco contro Michele David, rimasto vivo per miracolo. Alla base del tentato omicidio c'erano futili questioni di vicinato.

POLIZZI GENEROSA
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TERMINI IMERESE – Vivo per miracolo. Il colpo sparato con un fucile da caccia gli perforò la spalla. Tutto per una banale questione di confini.

Francesco Paolo Albanese, pensionato di Polizzi Generosa, è stato condannato a 12 anni di carcere. Fu lui, secondo l’accusa che ha retto davanti al Tribunale, a fare fuoco contro Michele David. Il collegio della prima sezione penale di Termini Imerese, presieduto da Francesco Paolo Pitarresi, ha riconosciuto alla vittima una provvisionale di 50 mila euro immediatamente esecutiva. David si era costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Salvatore Sansone. “Il processo ha rivelato sin dalle prime battute la semplice solidità dell’accusa – spiega il legale -. Il Tribunale disponendo in sentenza la liquidazione di una provvisionale ha riconosciuto la futilità dei motivi scatenanti il tragico gestoed ha voluto già in sede penale risarcire una parte dei gravissimi danni arrecati alla parte offesa”.

I fatti sono dell’aprile 2012. David, 42 anni, come ogni mattina si reca nella sua azienda agricola in contrada Eremo di San Gandolfo a Polizzi Generosa. Mentre apre il cancello la sua spalla viene squarciata da un colpo di fucile. Si gira e riconosce Albanese, 80 anni, con cui c’erano dei vecchi dissapori per questioni di confini. Poi, scappa. Nel frattempo il pensionato, sulla base della ricostruzione dei carabinieri, carica di nuovo il fucile ed esplode un altro colpo che manca il bersaglio. David riesce a bussare alla porta di un vicino che lo accompagna in ospedale.

I militari rintracciano il pensionato poco distante dal luogo del tentato omicidio. Aveva cercato “maldestramente” di nascondere il fucile. L’anziano finisce in manette e sotto processo. Il pubblico ministero Simone De Roxas gli ha contestato il tentato omicidio aggravato dai futili motivi. Secondo il pm, l’imputato voleva uccidere David. L’ottantenne si è difeso sostenendo la sua totale estraneità: stava ancora dormendo quando la vittima venne colpita. Secondo gli investigatori, invece, aveva programmato l’agguato conoscendo le abitudini del vicino. Il fatto che avesse esploso due colpi, una delle due canne della sua doppietta da caccia non funzionava, confermerebbe le sue intenzioni omicidiarie.

 


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