"L'accordo con Eni non si tocca | Porto la Sinfonica in Qatar" - Live Sicilia

“L’accordo con Eni non si tocca | Porto la Sinfonica in Qatar”

Il presidente della Regione Crocetta fa il punto al ritorno dalla missione in Medio oriente. "Finora ho cercato i numeri all'Ars. Adesso posso pensare anche alla promozione dell'Isola".

Palazzo d'Orleans
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PALERMO – “Le trivelle? Una mozione non può sovrastare la legge”. Il presidente della Regione Rosario Crocetta replica così alle polemiche legate all’accordo con Eni per l’estrazione del petrolio nel territorio siciliano.

“Sono un criminale – chiese Crocetta –  perché con queste operazioni riuscirò a creare 10 mila nuovi posti di lavoro? E perché sto affermando il principio che il petrolio siciliano deve portare vantaggi in Sicilia? Se è così, bene. Sono un criminale. Ma non mi farò fermare nè da qualche spaventapasseri, nè da qualche ambientalista dell’ultima ora, che fino a ieri deturpava il territorio e approvava le sanatorie”.

“Trovo anche non troppo corretto – aggiunge Crocetta – approvare quella mozione mentre io ero fuori dalla Sicilia per motivi istituzionali. È stato alzato un polverone su un fatto che porta solo vantaggi ai siciliani”.

“Nessun patto sulle royalties. Nella delibera di giugno – spiega Crocetta – c’è un solo riferimento. Tutto il resto è pura fantasia. L’accordo di maggio invece è stato firmato solo con le compagnie che hanno sede in Sicilia. Abbiamo deciso di diminuire le aliquote? Lo abbiamo fatto perché il garante per la concorrenza ci ha detto che non si poteva applicare qui una tassazione diversa rispetto al resto del territorio nazionale. E comunque la decisione è stata impugnata dal Commissario dello stato. Ma non capisco le polemiche: saremmo l’unico posto al mondo che ha il petrolio e decide di non estrarlo… L’accordo con Eni quindi non verrà modificato, visto che è favorevole per la Sicilia”.

Sul tema trivelle però i 5 Stelle non mollano: “Non è possibile tollerare una simile ignoranza sull’argomento trivellazioni nel canale di Sicilia. Sono talmente assurde le dichiarazioni del presidente Crocetta che quasi strappano un sorriso. I permessi di ricerca e coltivazione (termine improprio perché il petrolio si estrae, ad essere coltivate, semmai, sono le piante), hanno un impatto devastante dal punto di vista chimico e fisico sul già sofferente ecosistema del Mediterraneo che va evitato a tutti i costi. Per questo – spiega Angela Foti, deputata del Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana – chiederemo alla terza commissione dell’Ars di convocare l’assessore alla Pesca ed Agricoltura per discutere gli effetti immediati dell’approvazione delle mozioni”.

Il presidente della Regione Rosario Crocetta fa anche il punto sulla “missione” della Regione in Qatar. “Voglio ringraziare – ha detto Crocetta – gli imprenditori. Abbiamo avuto un grande riscontro. In questa iniziativa hanno creduto gli imprenditori, la regione e anche i nostri interlocutori del Qatar. C’è stato, per tutto il periodo, un clima amichevole. La cosa di cui sono stato più soddisfatto è stato quando alcuni imprenditori del Nord mi hanno detto: ‘Ci siamo anche noi'”. Non è stata la solita iniziativa inconcludente. Ma sono state create possibilità vere, reali in un mercato molto interessato ai prodotti siciliani. Molti operatori siciliani – aggiunge Crocetta – avranno contratti nel grande centro commerciale di Doha, un centro frutto dell’investimento da 3 miliardi. Noi vogliamo inviare, il giorno dell’inaugurazione, l’Orchestra sinfonica siciliana. Con un’opera che leghi l’Oriente e l’occidente, come il Bolero. Faremo anche una settimana culturale in Qatar, dando spazio ai vari artisti siciliani. Lavoreremo a collegamenti aerei diretti”.

“I settori che sembrano attrarre più interesse – prosegue il governatore – sono quelli dell’agroalimentare, ad esempio. Noi possiamo competere con gli altri anche perché abbiamo il clima migliore al mondo, adatto a tutta i tipi di colture e abbiamo una terra quasi ovunque fertile. Ma anche i prodotti d’arte, il settore del Turismo, dell’industria. Anche nell’industria delle conservazioni alimentari siamo considerati tra i migliori al mondo. Le vicende politiche degli ultimi due anni non mi hanno permesso di fare molte opere di promozione e internazionalizzazione della Sicilia. Ho passato il tempo a cercare una maggioranza in Assemblea. Il fatto che ci sia oggi un governo stabile, credo mi consentirá di dedicarmi anche a questo”.

Infine, una battuta sulle polemiche legate alle spese della missione: “Abbiamo viaggiato – spiega Crocetta – in economy e dormito in alberghi da 150 euro a notte. Alla missione hanno partecipato solo soggetti istituzionali. La nostra spesa era rivolta a sostenere le imprese. E abbiamo avuto un grande sponsor, cioè il presidente del network mondiale Al Jazeera”.

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