Siena, partita decisiva, partita della storia, partita che può regalarti un sogno ma partita che può anche farti vivere un incubo. Il Palermo si prepara per la gara più importante degli ultimi tempi, Rossi la definisce una semifinale: “Dopodomani è una semifinale – ha sottolineato l’allenatore rosanero – e per andare in finale bisogna vincere la semifinale. Ho scommesso sei mesi fa su questo progetto, figuriamoci ora. La mia scommessa non cambia in una partita. Se quando il Siena dice che vuole onorare il calcio sono frasi fatte? Sono convinto che troverò una squadra che si giocherà la partita, anche se il loro campionato è finito. Troveremo una formazione agguerritissima, su questo ci credo: anche il Livorno era retrocesso, eppure ha onorato il campionato”.
A Siena ci saranno tanti tifosi rosanero, per Rossi saranno fondamentali: “Il Palermo non è nè mio nè dei dirigenti: è di chi gli vuole bene. Mi sembra doveroso che il pubblico stia vicino alla squadra in un momento così particolare: i ragazzi lo avvertono”. Il tecnico rosanero spiega anche il motivo della partenza anticipata (la squadra parte oggi per Siena e non domani, ndr): “Abbiamo esposto la situazione ai giocatori, che l’hanno fatta propria. Mi sembra un atto di responsabilità, quando ti giochi qualcosa di importante e vuoi restare in gruppo. La dice lunga su quanto questi ragazzi tengano a queste tre partite: i giocatori non amano molto i ritiri, ma quando questi non sono imposti ma voluti possono essere utili”.
Infine il tecnico dribbla ancora la consueta domanda sulla Champions: “Finchè la palla rotola non parlo di traguardi. I conti si fanno alla fine, tireremo una riga e vedremo dove saremo”.