Piano Battaglia, ecco il terzo bando| "Ultimo treno per la seggiovia" - Live Sicilia

Piano Battaglia, ecco il terzo bando| “Ultimo treno per la seggiovia”

Con la pubblicazione in Gazzetta parte il bando di gara da 3,6 milioni di euro che darà accesso ai fondi comunitari per la costruzione dell'impianto di risalita nel Parco delle Madonie. Soddisfazione mista a speranza fra i principali artefici dell'ennesimo capitolo della vicenda: "È la volta buona per dotare Piano Battaglia degli impianti che merita".

parco delle madonie
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PALERMO – E adesso non si torna più indietro. Sembra essere questo lo spirito che si respira a poche ore dalla pubblicazione del terzo, e a Piano Battaglia si augurano anche ultimo, bando per l’assegnazione dei lavori di costruzione della tanto attesa seggiovia. Sulla famosa, ma ormai in disuso da anni, stazione sciistica palermitana ci eravamo lasciati infatti nel marzo scorso con l’approvazione, da parte dal Dipartimento regionale alla Programmazione, dalla Provincia di Palermo, dell’assessorato regionale al Turismo, dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente, dell’Ispettorato regionale tecnico, dall’Urega, dal Comune di Petralia Sottana e dalla Sosvima Spa, l’ente di sviluppo del Parco delle Madonie, di un cronoprogramma che entro maggio 2015 (la scadenza dei fondi è fissata a giugno) avrebbe portato alla realizzazione dei tanto attesi lavori d’ammodernamento. Il caso finì addirittura in un servizio del tg satirico di ‘Striscia la Notizia’.

Negli ultimi giorni si è dunque segnato un decisivo passo verso questa direzione, ovvero quello relativo alla pubblicazione del bando di gara. A mettere un definitivo tassello su questa delicata fase è stato proprio l’Urega. L’ufficio regionale per le gare d’appalto, dopo l’emissione del decreto di finanziamento, ha infatti stabilito che da oggi, e fino ai prossimi 40 giorni, sarà possibile presentare le offerte per aggiudicarsi i circa 3,6 milioni di euro (tra fondi pubblici e privati) utili alla realizzazione della fondamentale opera turistica nella Mufara. Domani sarà poi il giorno della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione. Dopo gli intoppi, che hanno contraddistinto i primi due bandi, sembra quindi che si stia facendo tutto il possibile per tenersi nei termini stabiliti nel marzo scorso. Ad avvalorare questa linea c’è anche il fatto che proprio l’Urega abbia fissato in mercoledì 8 ottobre il giorno utile per l’apertura delle buste che porterà all’assegnazione dei lavori.

“Questa è la dimostrazione lampante – ci dice Alessandro Ficile, Direttore Tecnico del PIST e Presidente della Sosvima (Agenzia di sviluppo locale delle Madonie) – che quando la macchina regionale si muove per raggiungere i propri obiettivi ci riesce senza difficoltà. In questi mesi i nostri uffici, lavorando in sinergica collaborazione proprio con la Regione, la Provincia e il Comune di Petralia Sottana, sono riusciti attraverso diverse conferenze di servizi a raggiungere l’obiettivo della presentazione del bando di gara. I nuovi impianti consentiranno di mantenere Piano Battaglia aperta tutto l’anno con un ritorno a livello turistico ed economico essenziale per questo sito”.

Alla soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo di questo tipo va registrata però anche la paura di chi a Piano Battaglia ci vive quotidianamente e che, già negli ultimi anni, ha visto ben due bandi andare in fumo. “L’Urega ha si presentato il bando per l’aggiudicazione dei lavori – afferma Andrea Di Piazza del sito pianobattaglia.it – ma allo stesso tempo perso, rispetto a quanto stabilito dal cronoprogramma, circa due mesi. Quest’ultimi, nell’arco di un periodo dei lavori che va da dicembre 2014 a maggio 2015, ci lascia ovviamente perplessi sulla reale riuscita di quella che possiamo chiamare una vera e propria ‘impresa’”.

Ad allontanare una possibilità di questo tipo è lo stesso Ficile: “I ritardi contestati hanno solo in parte un fondamento di verità in quanto, rispetto al cronoprogramma iniziale, molte fasi successive alla predisposizione e pubblicazione del bando di gara sono già state eseguite dunque ci troviamo tra le mani una nuova tempistica che fa comunque ben sperare”. Sull’eventualità che, anche in quest’occasione, il bando venga disertato il presidente della Sosvima non ha dubbi: “Abbiamo lavorato sull’abbattimento di quasi il 40% della quota di finanziamento destinata ai privati per la costruzione della struttura dunque siamo convinti che questa volta non ci sarà alcun tipo di ‘sorpresa’”,

Fra chi accoglie con ovvia soddisfazione la presentazione del bando c’è il sindaco di Petralia Sottana, Santo Inguaggiato: “Riteniamo che l’aggiudicazione della gara posso salvare l’intero territorio circostante a Piano Battaglia. Un impianto di risalita per gli sport invernali rappresenta infatti un volano per destagionalizzare quel determinato periodo dell’anno e consentire ai turisti, durante tutto l’anno, di poter ammirare dall’alto le bellezze che offre il parco delle Madonie. Non è stato per niente semplice – prosegue il primo cittadino – arrivare a questo punto anche perchè, circa un anno fa, siamo ripartiti letteralmente da zero ma grazie al lavoro instancabile del Pist, della Provincia regionale con il commissario Domenico Tucci, dell’ufficio tecnico con l’ingegner Simone Fardella e ovviamente degli assessorati regionale al Turismo e alle infrastrutture, siamo riusciti a ‘tallonare’ tutte le fasi che ci si ponevano dinnanzi. Adesso – conclude Inguaggiato – c’è da augurarsi che la gara venga aggiudicata nei tempi stabiliti e che entro giugno 2015 si rendiconti il tutto con la consegna definitiva dei lavori”.

A tenere alta l’attenzione sul progetto Piano Battaglia ci sono, come di consueto, anche le associazioni che da sempre tengono alla valorizzazione del territorio madonita. Fra queste la ‘Pro Piano Battaglia’ di Mario Ziino: “Siamo ovviamente soddisfatti per il raggiungimento di questa fondamentale fase ma teniamo a precisare che tali lavori andranno ad intersecarsi con il contemporaneo sviluppo delle attività turistiche. A Piano Battaglia – continua Ziino – esistono tante strutture alberghiere che negli ultimi anni hanno ridotto drasticamente le proprie possibilità d’accoglienza se non, addirittura, chiuso. La costruzione d’impianti all’avanguardia dovrà quindi andare di pari passo con un centro turistico che tenta in ogni modo di risollevarsi dopo anni di crisi profonda”.


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