Piano casa, regge l'asse Lombardo-Pd - Live Sicilia

Piano casa, regge l’asse Lombardo-Pd

No a emendamento del Pdl
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Non passa all’Assemblea regionale siciliana, dove si è votato il Piano casa, l’emendamento del Pdl ‘ufficiale’ che prevedeva l’estensione dei benefici degli ampliamenti per gli edifici abusivi, anche se sanati. Vince, al momento,  la linea del presidente Raffaele Lombardo e viene premiato l’asse di ferro con il Pd. Il governatore prima del voto a scrutinio segreto sulla proposta di modifica all’articolo 2, aveva preso la parola: “Abbiamo inaugurato uno stile di confronto a 360 gradi con tutti i capigruppo e si era trovata un’intesa decisa su alcuni punti imprescindibili. Io c’ero quando questa era stata raggiunta”.  La questione ha rallentato i lavori che si misuravano su un’ipotesi di intesa della maggioranza, Pdl-Sicilia e Mpa, concordata con il Pd. L’aula si è spaccata tra quanti nel Pdl e Udc intendevano concedere la possibilità di usufruire del beneficio degli ampliamenti degli immobili anche a chi ha giovato della sanatoria, e quanti, invece, tra il Pdl Sicilia Mpa e Pd, era contrario a concedere questa opportunità. Distinguo che hanno attizzato un incendio polemico. “Ogni giorno – ha aggiunto Lombardo – un pezzo del nostro territorio aggredito dal cemento cede, come a Caronia o a San Fratello. Invocare i condoni è inopportuno e il governo esprime il suo dissenso profondo. E’ giusto escludere da questi benefici chi ha abusivamente costruito ed è stato sanzionato”. Sull’emendamento è stato chiesto il voto segreto ed è stato bocciato (47 voti contrari e 25 favorevoli). “L’aula ha tenuto – ha detto il capogruppo del Pd Antonello Cracolici – è importante che non vi siano premi per le sanatorie. Con questo voto è stata riconosciuta la posizione di chi ha rispettato le regole”.
Nel corso della seduta conclusasi in serata, alla cui presidenza si sono alternati il presidente Francesco Cascio e il vicepresidente Santi Formica, sono stati approvati, dopo un ampio confronto su numerosi emendamenti, gli articoli 2, 3, 6 e 7. Si tratta di norme che riguardano l’ampliamento degli edifici esistenti; il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente; la semplificazione e lo snellimento delle procedure; la riduzione degli oneri per chi adotta misure antisismiche. Il presidente Santi Formica ha quindi aggiornato i lavori a domani alle 16.


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