Piano giovani, il click day finisce tra le polemiche | Ricorsi in arrivo dopo il flop del sito - Live Sicilia

Piano giovani, il click day finisce tra le polemiche | Ricorsi in arrivo dopo il flop del sito

Proteste di tanti giovani sui social e su Livesicilia per i problemi di connessione al sito. I 5 Stelle pensano a un esposto alla magistratura. E c'è anche chi sta organizzando un sit in. La nota dell'assessore.

PALERMO – “The server is unavailable”, ovvero “il server non è disponibile”, frase che ha segnato la giornata dei molti ragazzi che alle 9 di questa mattina erano già collegati al sito www.pianogiovanisicilia.com. E forse era anche prevedibile che la linea venisse congestionata a cause delle tante utenze che si sarebbero collegate. E così, il click day del piano giovani, che serviva a incrociare aspiranti tirocinanti e aziende si è trasformato in una vera corsa contro il tempo per i giovani disoccupati dell’isola.

La corsa ad altri 800 tirocini retribuiti da 500 euro per sei mesi è scattata alle 10, ma a causa dei problemi tecnici, che hanno visto collassare il sito internet peri troppi accessi, l’assessorato sta valutando la possibilità di aprire una nuova finestra già la prossima settimana per consentire a disoccupati e imprese la possibilità di incrociare candidature e offerte di tirocinio.

“La società che gestisce il sito ci ha confermato che ci sono stati dei problemi di natura tecnica per il sovraccarico di utenti connessi, che sono stati circa 95 mila – ha detto stamattina Alessandro Balsamo, segretario dell’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra – L’assessore ha già dato disposizioni per verificare cosa è avvenuto. Alle 11 e 14 ci sono stati gli 800 incroci previsti con la apertura della seconda finestra del piano Giovani, che consente a aziende e aspiranti tirocinanti di incontrarsi in rete”.

I tirocini finanziati dal piano giovani sono 2400 in tutto, divisi in tre tranche di 800 tra luglio, agosto e settembre, per un periodo di 6 mesi a 500 euro lordi, più un incentivo di 250 euro al mese per le aziende che “assumono” i giovani tirocinanti. La procedura, lunga e rigorosamente on line, prevede che il candidato si presenti ad un’offerta di un profilo aziendale ed entrambi clicchino su un pulsante verde per riuscire ad essere tra gli 800 “fortunati”, termine apparso oggi su una pagina facebook dedicata al porgetto. Fortuna, non merito. Ore interminabili trascorse davanti allo schermo dei propri pc, infinite ed estenuanti. E allora, quale migliore mezzo di comunicazione se non l’etere? Su Facebook gli animi si riscaldano. Sono state create alcune pagine su cui lamentare i disservizi del sito del piano giovani. Tra i malumori, c’è chi si non si perde d’animo e ci scherza su, chi al contrario è intento a muovere azioni legali. L’ironia sul social network non è mancata e anche su Livesicilia, che ha accolto i commenti dei giovani, arrivati copiosi in redazione per tutta la giornata. Diversi gli sfottò e tanti i fotomontaggi. Su tutti uno richiama la pubblicità di una nota azienda che come testimonial aveva George Cloney, “Piano giovani? Immagina, puoi!”.

E c’è anche chi si sta organizzando per sfilare pacificamente nei prossimi giorni a piazza Castelnuovo, per chiedere “un po’ di civiltà e rispetto per chi crede ancora che qualcosa in questa terra che ci ha dato i natali possa esser fatto”. Il “problema” non si è presentato soltanto ai ragazzi, bensì alle aziende “ospitanti”. “Continuare a gestire i bandi del Piano Giovani con un supporto informatico inadeguato è assurdo per una regione come la Sicilia ed è segnale di evidente mancanza di trasparenza”, commentano così Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia e Andrea Gattuso, del dipartimento politiche giovanili del sindacato. E ancora, a fargli eco anche la Cna di Agrigento, “tutto questo ha dell’incredibile ed è semplicemente vergognoso – denunciano i vertici provinciali della Confederazione, Piero Giglione, segretario, e Mimmo Randisi, presidente.

Di fronte all’impossibilità anche solo di partecipare alla procedura, decine di ragazzi non sono rimasti a guardare: si sono riuniti in un gruppo facebook dal nome “Piano Giovani Sicilia – Ricorso” ed hanno chiesto agli avvocati Francesco Leone, Gabriele La Malfa e Simona Fell di approfondire la vicenda alla ricerca delle cause di tali disservizi e che stanno studiando “profili giuridici della vicenda”.

“Le anomalie sono davvero tante, stiamo valutando anche l’ipotesi di un esposto alla magistratura”, scrivono in un comunicato stampa i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, che conferma il ricorso collettivo al Tar – a spese dei grillini – che partirà nella seconda metà di settembre. Anche Anci Sicilia raccoglie le proteste dei giovani, “chiederemo ai parlamentari regionali siciliani di presentare una interrogazione con risposta urgente – dichiara Maurizio Lo Galbo, presidente Anci Sicilia giovani -. L’assessore Nelli Scilabra spieghi il grave inconveniente che penalizza la regolarità della procedura e se ne assuma la responsabilità”. E ancora, “come può la Regione assegnare risorse a realtà che distribuiscono stage retribuiti senza regolare bando e una graduatoria basata su merito e capacità? Per quale motivo la nostra terra deve sempre distinguersi nell’affrontare con superficialità questioni che riguardano il futuro dei nostri giovani?”, dice l’onorevole Vincenzo Figuccia, vicecapogruppo di Forza Italia all’Ars. Proteste anche dal Laboratorio Politico culturale 2.0.

Insomma, la polemica sembra destinata a proseguire. Live Sicilia intanto continuerà a raccogliere le segnalazioni dei lettori all’indirizzo redazione@livesicilia.it

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