CATANIA- Piantare un albero come gesto di amore verso la natura e come simbolo della vita che cresce. Ed è proprio quello che hanno fatto oggi i bambini della scuola media “Giosuè Carducci” al Parco Gioeni, in un clima festoso di allegria, accompagnati dalla preside, Ausilia Mastrandrea e dagli assessori rispettivamente al Verde e alla Scuola, Saro D’Agata e Valentina Scialfa.
Il noce, benedetto dal Pontefice e simbolo della “saggia ecologia”, era stato, appunto, donato da Papa Francesco all’istituto il 27 novembre scorso, in occasione della “Giornata della Custodia del Creato”: circostanza nella quale una delegazione di studenti, insieme a molti altri istituti, furono accolti in udienza dal Papa a Roma in Piazza San Pietro. La preside Mastrandrea, nonché consigliera comunale, commenta emozionata la manifestazione che ha visto come protagonisti i ragazzi della scuola media.
“Sono davvero commossa – racconta a LiveSiciliaCatania – dell’iniziativa che si è svolta oggi. I bambini hanno voluto mettere a disposizione della città questo noce, simbolo della saggia ecologia, che a loro volta avevano ricevuto in dono dal Santo Padre. Questo bellissimo gesto li rende paladini di un profondo rispetto verso la natura, il creato, i parchi e in generale verso gli esseri umani. Siamo certi – conclude la preside – non dimenticheranno mai questa meravigliosa giornata. A piantare l’albero insieme ai bambini, come già accennato anche gli assessori.
” Questo prezioso dono – spiegano D’Agata e Scialfa – per la città da parte dei ragazzi della scuola media Giosuè Carducci, ci riempie di orgoglio. E’ una testimonianza importantissima e ricca di significato”. E’ non è casuale la scelta del Parco Gioeni, così come ci spiega l’assessore all’ecologia. ” Questo è il parco – continua D’Agata a LiveSiciliaCT – per il quale ci stiamo battendo di più per cercare di riqualificarlo e valorizzarlo. E questa bellissima testimonianza dei ragazzi, che sono stati ricevuti dal Papa, ci spinge a dire – aggiunge ancora – che così come stiamo piantando questo albero, dobbiamo piantare ulteriori radici, perché questa città possa risollevarsi e cambiare registro: sarebbe – conclude – una testimonianza di impegno fattivo a favore di tutti”.
