Piazza della Repubblica: "Ora è importante non farli tornare"- Live Sicilia

Piazza della Repubblica: “Ora è importante non farli tornare”

Le reazioni dopo lo sgombero. La voce di chi lavora nella city catanese.

CATANIA – “Chi parla di razzismo sbaglia, qui c’è in ballo la sicurezza e l’igiene pubblica. C’è gente che ha paura. Ora è importante che il comune si attrezzi per non farli tornare”. Alessandro Lo Presti è l’amministratore di uno dei condominii di Piazza della Repubblica, zona da anni frequentata da diversi clochard e senza tetto e dove qualche giorno fa l’assessore comunale all’ecologia ha disposto un’operazione di sgombero e pulizia. Un’operazione che ha scatenato le reazioni delle associazioni che hanno chiesto le dimissioni di Andrea Barresi. “Io non voglio certo prendere le difese dell’amministrazione comunale, ma non era più possibile andare avanti così. Non si tratta di persone che vengono solo a dormire. Se fosse così non ci sarebbero certo problemi. Ci sono gruppetti di persone, e non sono solo stranieri ma anche catanesi, che hanno trasformato Piazza della Repubblica in un luogo invivibile. E purtroppo c’è anche la violenza. Io ricevo come amministratore segnalazioni a ripetizione. I residenti vivono nella paura, ci sono professionisti che hanno paura ad andare a prendere la macchina quando c’è il buio. E purtroppo anche di giorno succedono fatti spiacevoli. Mia moglie è stata più volte avvicinata da una di queste persone: le chiedeva soldi, lei ha continuato per la sua strada, l’ha minacciata che se non gli avesse dato del denaro l’avrebbe scippata. Le grate dei nostri palazzi sono diventati dei bagni pubblici. L’androne è una microdiscarica”. Il professionista è un fiume in piena. Qualche mese fa sono accaduti degli episodi gravissimi, i titolari di un bar sono stati minacciati prima con un coltello e poi addirittura con una pistola. Tutto sarebbe legato agli incendi scoppiati proprio in piazza Della Repubblica. “So che ci sono state delle denunce penali”, racconta. Lo Presti poi vuole chiarire una volta per tutte una cosa: “L’area sotto il palazzo che amministro non è del condominio ma è data in concessione al Comune. È una situazione che risale al 1980 e che ho già trovato quando sono diventato amministratore. Stiamo cercando di trovare i documenti e trovare una soluzione, in modo che possiamo avviare delle soluzioni strutturali”. Dallo sgombero la situazione è nettamente migliorata. “Non è tornato nessuno. C’è stato solo un signore che è venuto con un materasso ma ha dormito e l’indomani mattina non c’era più. Come le ho detto non è certamente quello il problema. Ora però chiediamo all’amministrazione comunale di vigilare e di non permettere più che si arrivi al degrado di prima”.


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