CATANIA – “Mi fa piacere che Giuseppe Antoci sia qui e lo abbraccerò”. Sono queste le parole pronunciate dal presidente del Senato, Pietro Grasso, varcando il cancello della Festa nazionale dell’Unità. Detto fatto, l’abbraccio con il presidente del Parco dei Nebrodi, vittima di recente di intimidazioni mafiose, c’è stato. La seconda carica dello Stato è stasera a Catania ospite nel dibattito “No alla paura”. Con lui sul palco Marco Minniti e il notista del Corriere della Sera, Massimo Franco. “Non bisogna avere paura del terremoto, non bisogna avere paura dei migranti, non bisogna avere paura del dopo referendum”, ha detto incontrando i giornalisti tra gli stand della kermesse democratica. Ad accompagnarlo c’è il sindaco metropolitano di Catania, Enzo Bianco. Un messaggio chiaro, rassicurante, che tocca anche la Sicilia. “Lotta alla Mafia? Ecco, bisogna avere il coraggio di superare la paura”, ha spiegato.
“L’unità ci porta a vincere le intimidazioni – ha continuato – Lo abbiamo visto nella lotta al pizzo, grazie anche al lavoro dei giovani di AddioPizzo. Proprio con loro, nei scorsi giorni, abbiamo ricordato la figura di Libero Grassi e di sua moglie, persone che hanno lottato appunto per questo. Il nostro compito – ha concluso – sostenere i cittadini nel superamento delle intimidazioni e della paura”. Fuori dall’aplomb istituzionale, prima di salire sul palco, il Presidente ha incontrato i volontari dello stand che promuove il Sì referendario. Si è lasciato fotografare con loro. Sullo sfondo il muro con i volti di coloro che sostengono la riforma. “Siete gli unici che sono riusciti a mettermi al muro”, ha detto loro. Una battuta, ovviamente.