Piramidi, watussi e abat jour | Satira dell'anno che verrà - Live Sicilia

Piramidi, watussi e abat jour | Satira dell’anno che verrà

Come di consueto, giochiamo a prevedere cosa accadrà in Sicilia nel 2019. E' satira, certo. Ma chissà che alle volte...

Le previsioni
di
4 min di lettura

Come tradizione, ecco i vaticini per l’anno che verrà. Ce li ha recapitati con un messaggio in una bottiglia griffata di Chiara Ferragni uno sciamano siberiano che forse acquisterà il Palermo nel 2020. Buona lettura e buon anno.

Gennaio

L’Ars lavora all’esame della finanziaria. Ottimismo del governo.

Il governo giallo-verde, una volta eliminata la povertà, si accorge che ci sono troppi ricchi in giro. E reintroduce la povertà per decreto.

Una cordata di rivoluzionari vietnamiti rileva il Palermo. Dietro si sussurra ci sia il misterioso magnate Zam-pa-rin.

Febbraio

Dopo essere andata sotto ottocento volte, la maggioranza decide di rimandare in commissione la finanziaria. Ottimismo del governo.

Davide Faraone fa costruire ai renziani una piramide in via Bentivegna e si proclama figlio del dio Ra. L’hashtag è #figliodiRa.

Teresa Piccione sale sulle montagne, fonda una brigata partigiana con Cracolici e Ninni Terminelli e assume il nome di Comandante Terry.

Marzo

Gianfranco Micciché fa piazzare un cartonato di Matteo Salvini per far giocare a freccette i turisti alla Cappella Palatina.

La finanziaria uscita dalla commissione torna in Aula. Alla prima votazione alla maggioranza mancano solo trenta voti. Si decide di tornare in commissione. Ottimismo del governo.

Una cordata di watussi rileva il Palermo.

Aprile

Salvini twitta di avere sconfitto la mafia. Ma era un pesce d’aprile.

Faraone ribattezza l’Oreto Nuovo Nilo e nomina Gandolfo Librizzi gran visir. L’hashtag è #GranGandolfo.

La finanziaria riscritta dalle opposizioni viene approvata dall’Ars. Per sicurezza le parti scritte dal Movimento 5 Stelle sono affidate a Mario Balotelli per correggere eventuali errori di ortografia. Ottimismo del governo.

Durissima invettiva di Leoluca Orlando contro il sindaco di Palermo. Poi Fabio Giambrone gli ricorda che il sindaco è lui e il comunicato stampa viene annullato.

Maggio

Gianfranco Micciché dichiara guerra alla Padania.

Claudio Fava chiede e ottiene che siano secretate le due sedute della commissione Antimafia in cui gli era scappato un sorriso.

Una cordata di musicanti messicani rileva il Palermo. Lo annuncia Zamparini indossando un sombrero.

Alle Europee batosta per il Pd che però si consola con l’elezione di una nipote di Totò Cardinale. Imbarazzo a Strasburgo quando alla prima seduta si scopre che la nipote è Totò Cardinale.

Giugno

Quattro disegni di legge del governo bocciati dall’Ars. Passa però una legge che disciplina l’uso di cappottini per cani. Ottimismo del governo.

Miccichè rinchiude Salvini alla Torre Pisana. Chiede come riscatto un elicottero per fuggire, due vitalizi dell’Ars e un abbonamento a Dazn per seguire la Juventus.

Fuori onda di Di Maio su Striscia la Notizia: “Se Micciché non libererebbe Salvini io restassi l’unico vicepremier”, dice il grillino a un tizio che sostiene di essere il presidente del Consiglio.

Luglio

Faraone approva un nuovo statuto del Pd scritto in geroglifici. Lui solo ne capisce il significato.

Micciché rilascia Salvini dopo un’estenuante trattativa, con l’intermediazione dell’Ue, condotta da Mario Draghi e Giuseppe Milazzo.

All’Ars, dopo la bocciatura di tre disegni di legge, viene finalmente approvato un ordine del giorno di Giuseppe Lupo che impegna il governo a rimuovere le quattro piramidi realizzate da Faraone tra viale Strasburgo e il velodromo.

Crocetta, convocato dall’Antimafia nazionale, declina l’invito spiegando di essere a Bogotà. Il presidente dell’Antimafia lo incontra al bar di Montecitorio sei minuti dopo e lo riconosce malgrado l’ex governatore cerchi di farsi passare per un siriano richiedente asilo.

Agosto

Matteo Messina Denaro sfugge alla cattura grazie al tweet di Salvini che ne annunciava l’arresto con tanto di indirizzo due ore prima del blitz.

Teresa Piccione catturata da un manipolo di renziani sulle pendici di Piano Battaglia.

Settembre

Per conquistare le simpatie dei Cinque Stelle, Gaetano Armao si presenta all’Ars con una parrucca à la Casaleggio senior. Il governo va sotto sei volte. Si cerca un piano B. Ottimismo del governo.

Draghi lascia la Bce, si candida a presidente del Consiglio e indica Giuseppe Milazzo suo vicepremier.

Una cordata di boscaioli canadesi alcolizzati rileva il Palermo.

Ottobre

Per ottimizzare i costi dell’Assemblea e salvare i vitalizi, visto che non si vota più una legge da mesi, Micciché affitta Sala d’Ercole a una casa d’aste di Brescia.

Armao, non sapendo della nuova destinazione di Sala d’Ercole, entra e prende la parola pensando di dover riferire sul bilancio e per un infelice misunderstanding si aggiudica un’abat jour rococò per centoventi milioni di euro.

Novembre

Saverio Romano si candida a Vescovo di Roma, ma specifica che se ne parlerà solo dopo il decesso del Papa.

Una cordata di cosacchi del Volga rileva il Palermo. Euforia in viale del Fante.

Dicembre

Aggiudicato con successo l’ultimo lotto, la casa d’aste di Brescia restituisce Sala d’Ercole all’Ars. Ottimismo del governo.

Miccichè invade Milano con Giuseppe Milazzo e Mario Draghi.

Faraone e Teresa Piccione fanno pace e organizzano una tombolata alla sede del Pd di via Bentivegna. Poi però litigano su chi ha fatto prima la cinquina e il caso finisce davanti alla commissione di garanzia.

Zamparini rileva il Palermo.

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