Pistolettate a Catania, l'indagine sul ferimento del 24enne- Live Sicilia

Pistolettate a Catania, l’indagine sul ferimento del 24enne

Nella notte tra il 26 e il 27 febbraio un giovane incensurato è stato gambizzato.

CATANIA – Si è tornato a sparare a Catania. Nel silenzio. Una notte di una settimana fa. Tra sabato 26 e domenica 27 febbraio. Un 24enne, incensurato, è stato colpito da un proiettile alla coscia. Una ferita d’arma da fuoco. È accaduto nel rione di San Giovanni Galermo, anche se meglio dire Trappeto Nord. A pochi passi da via Ustica, nella piazza dedicata all’eroe ucciso dalla mafia Beppe Montana.

La notizia è emersa solo oggi ed stata confermata a LiveSicilia da fonti qualificate. Il ferito è arrivato al Pronto Soccorso del Policlinico di Catania nella notte di sabato 26 febbraio. E lì è stato ascoltato dai poliziotti della Squadra Mobile di Catania che sta indagando sulla sparatoria.

Le pistolettate non sarebbero legate a tensioni costruite tra gruppi organizzati. Ma ‘teste calde’ che si armano anche per una prova di ‘forza’. Questo rende ancora più pericolosa una calma che è solo apparente. Quando si fa ricorso alle armi il rischio di uccidere è concreto. La mafia militare vive un momento di vuoto operativo: gli arresti e i blitz che si sono susseguiti hanno creato spazi che permettono ai cani sciolti di allargare il loro perimetro di azione criminale. E molte volte si tratta di giovanissime leve della malavita che hanno a disposizione armi. E, a quanto pare, non hanno alcun problema ad usarle.

Cosa c’è dietro il ferimento del 24enne? Questioni di droga, vista la zona? Interrogativi a cui gli investigatori della Mobile etnea daranno una risposta.


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