CATANIA – Squadra completa in attesa dell’Ars. Il sindaco di Catania Salvo Pogliese ha presentato ufficialmente la Giunta che lo affiancherà nel governo della città. Ai quattro nomi già noti, Sergio Parisi, Ludovico Balsamo, Roberto Bonaccorsi e Fabio Cantarella, si sono aggiunti – senza sorpresa, a dire il vero – quelli di Alessandro Porto, in quota Udc, di Pippo Arcidiacono, in quota Forza Italia, di Giuseppe Lombardo, riferimento dell’ex presidente della regione Raffaele, di cui è nipote e, per le quote rosa, Barbara Mirabella.
Restano fuori, per il momento, Catania in azione, gruppo riferimento del deputato regionale Nicola D’Agostino, dal quale inizialmente sarebbe dovuto arrivare un nome per la Giunta, e DiventeràBellissima. Il movimento riferimento del presidente della Regione Nello Musumeci, che sembrava stesse tirando la giacca di Pogliese per ottenere un assessore, dovrà accontentarsi di Roberto Bonaccorsi, tecnico sì ma esponente dello stesso ambiente molto vicino all’ex sindaco, oggi senatore, Raffaele Stancanelli. Motivo per cui potrebbe rafforzarsi l’ipotesi di Manfredi Zammataro alla presidenza del Consiglio. Restano fuori anche i firrarelliani che, in un primo momento, sembravano dentro la squadra di governo. nessuna delega è andata, infatti, a Massimo Pesce, nome circolato più volte nelle scorse settimane.
Soddisfatti, dunque, gli appetiti e le aspettative di alcuni alleati, il primo cittadino dovrà attendere l’esito della richiesta – come anticipato da LiveSicilia – avanzata non solo da Catania e sostenuta dall’Anci, di aumentare il numero degli assessori nei territorio con abitanti da 250 mila a 500 mila – in cui rientra dunque anche Catania – e portarli a dieci. In questo caso, è probabile che proprio gli esclusi potranno ottenere una poltrona. Lo ha affermato lo stesso primo cittadino: “Catania in azione avrà il ruolo che si è meritata sul campo – ha detto il sindaco: vi sono importanti iniziative legislative di immediata approvazione dell’Ars, sollevate dall’Anci, che mirano ad equiparare la legislazione regionale a quella nazionale. C’è grande convergenza su questo tema – ha proseguito – e quasi tutti i gruppi sono d’accordo ripristinare, a pari costi, tutto ciò che è previsto dalla normativa nazionale”.
Insomma, nulla è perduto per chi è rimasto fuori dalla Giunta. Che, intanto, inizia a prendere forma. Salvo Pogliese ha infatti assegnato le deleghe (non tutte, in attesa della riorganizzazione di direzioni e uffici), tenendone per sé alcune di particolare importanza, cioè quella all’Urbanistica (potendo contare sul sostegno del professore Paolo La Greca, già componente del tavolo dei saggi che hanno contribuito alla stesura del programma elettorale), alla Polizia municipale e al Personale. Non assegnate neanche le deleghe al Mare e al Turismo.
Le altre sono state così distribuite:
Roberto Bonaccorsi: è lui il vicesindaco. Come già con Raffaele Stancanelli, si occuperà di Bilancio e Partecipate. Ha ottenuto anche la delega alla Trasparenza e alla Legalità;
Ludovico Balsamo: senza sorprese, si occuperà di Attività produttive e Centro storico;
Sergio Parisi: per lui la delega allo Sport, alle Manutenzioni e alle Politiche comunitarie;
Fabio Cantarella: si occuperà di Ambiente, ecologia e Sicurezza;
Pippo Arcidiacono: uno degli assessori con più deleghe. Si occuperà di Lavori Pubblici, infrastrutture, Mobilità, Sanità e Zona Industriale (la delega specifica è una delle novità della gestione Pogliese);
Alessandro Porto: si occuperà di Decentramento, Protezione civile e Innovazione;
Barbara Mirabella: si occuperà di Pubblica istruzione, Beni culturali, Pari oportunità e Grandi eventi
Giuseppe Lombardo: all’ex candidato alla regione va la delega ai Servizi sociali.
“Questo gruppo rappresenta un mix di passione ed entusiasmo – ha continuato Pogliese: con una media di 48 anni di età, credo sia la squadra più adatta per affrontare le tante emergenze che abbiamo trovato, a cominciare dalla situazione economica a quella dei rifiuti, sulla quale l’avvocato Cantarella ha già iniziato a lavorare”.
Oggi, alle 15, la prima riunione informale, giovedì la prima della Giunta.