PALERMO – Un divorzio che già era nell’aria da qualche settimana prende corpo nella giornata odierna. Gli ormai ex esponenti di Sel Saverio Cipriano e Francesco Cantafia hanno infatti aderito a Rivoluzione Civile. Ad annunciarlo gli stessi esponenti politici nel corso di una conferenza stampa convocata oggi a Roma, alla presenza di Antonio Ingroia e Leoluca Orlando.
“Hanno lasciato un partito subalterno al Pd dalemizzato e ai suoi apparati”, sostiene il sindaco di Palermo. L’ex coordinatore regionale di Sel Francesco Cantafia attacca il suo partito di provenienza: “In Sel le ambizioni personali hanno preso il sopravvento, si è privilegiato una sorta di cerchio magico”. Sulla stessa lunghezza d’onda Saverio Cipriano: “Le primarie sono state finte, sono servite ad aggregare solo un futuro gruppo parlamentare obbediente”. Gongola intanto il candidato premier Ingroia: “E’ un momento importante nella nostra piccola-grande storia. La nostra non è una campagna acquisti, per noi la politica non è una rissa, ma tutti, compreso Vendola, devono assumersi la responsabilità delle proprie scelte politiche. Come quella di usare la coalizione col Pd come un taxi per entrare in Parlamento”.
Pronta la replica del coordinatore regionale di Sel Erasmo Palazzotto: “Si tratta di uno sparuto gruppo di persone che già dalle comunali di Palermo aveva aderito al progetto orlandiano di rottura del centrosinistra. Da mesi, ormai, queste persone non fanno più parte di Sel, sono invece organiche al partito del sindaco di Palermo. Si tratta di una messa in scena teatrale, costruita con molta scorrettezza da Orlando e Ingroia per nascondere le loro difficoltà a spiegare perché vogliono far vincere il centrodestra”. C’è poi l’affondo al primo cittadino di Palermo: “Orlando farebbe bene a fare il sindaco e non perdere tempo con giochetti di vecchia politica mentre la città agonizza tra cumuli di immondizia e l’emergenza lavoro”.
Un’altra polemica vede invece protagonisti ancora Leoluca Orlando e Claudio Fava. Il primo parla della candidatura alla presidenza della Regione dell’ex europarlamentare in termini severi: “La leggerezza di Fava compromise non poco la situazione. Su quello che è successo a proposito della sua candidatura in regione ci si dovrebbe scrivere un libro…”. A stretto giro la replica del giornalista catanese, che sarà capolista in Lombardia: “E’ una vicenda ridicola e non merita polemiche. Per fare le polemiche bisogna essere in due: Orlando la faccia davanti allo specchio”.