Ma questo elemento da dove è uscito?
Ponte sullo Stretto, Schifani: “È dietro l’angolo, ci stiamo lavorando”
Commenti
Lascia un commento
Gli ultimi commenti su LiveSicilia
A Santoro conviene che la lista venga scartata, così almeno risparmia i soldi per fare una inutile campagna elettorale.
Il mondo va alla rovescia. I regionali Sicilia, definiti fannulloni da un presidente di Regione , oltre a non ringraziare e con una regione pluriindebitata, chiedono soldi e soldi e soldi con addirittura velate minacce. Non credo ci sia bisogno di dover scrivere altro.
Non è cambiato nulla stessa minestra...
che vogliono muovere i 250 mila elettori.
Come no, ci va a lavorare direttamente schifani, con cazzuola e cemento!
Da 60 anni sempre la solita storia!
L’ammodernamento delle reti stradali, autostradali e ferroviarie è di sicuro prioritario rispetto al Ponte di Messina. Nel 2011 l’UE negò qualsiasi coinvolgimento economico nella realizzazione del manufatto proprio per lo stato di grave arretratezza delle infrastrutture. In ogni caso prima di avventurarsi nella realizzazione di un opera dai costi non indifferenti e dal grosso impatto ambientale bisognerà accertarsi della sua fattibilità e soprattutto della possibilità di farci passare una ferrovia, che poi è il motivo principale per la sua realizzazione. Di fatto in nessuno degli 11 ponti sospesi con luce di campata superiore a 1.408 metri esistenti al mondo, anche nei più moderni, passa una ferrovia. Un paio di tali faraonici viadotti sono stati realizzati peraltro dalla COWI, la stessa azienda che ha curato il progetto del ponte calabro-siculo. E’ un dato di cui, prima di prendere qualsiasi decisione, si deve a mio modesto avviso tenere conto per evitare di imbarcarsi nella, ennesima, incompiuta di cui, ahimè!, la nostra regione già abbonda di suo.
Grazie Matteo, noi messinesi non avremmo mai pensato che a realizzare questo sogno sarebbe stato un grande uomo del Nord con tutti i politici meridionalisti o presunti tali che si sono succeduti da noi dal dopoguerra ad oggi e che si sono limitati a fare chiacchiere e promesse soprattutto in periodi di campagne elettorali.