Porto, la Sidra "taglia" l'acqua |L'Autorità: "C'è un progetto" - Live Sicilia

Porto, la Sidra “taglia” l’acqua |L’Autorità: “C’è un progetto”

L'azienda che gestisce la fornitura d'acqua  ha comunicato che, da domani, distribuirà l'oro blu solo all'ingresso del porto. Ma l'Autorità portuale risponde: "La paventata sospensione non può essere surrogata - si legge in una lettera - per un divieto normativo".

il contenzioso
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CATANIA – Potrebbe mancare l’acqua alle utenze del porto di Catania. Sembra infatti sia fondato l’allarme lancirato da Sinistra ecologia libertà in merito alle intenzioni, da parte della Sidra, la società che gestisce l’acqua in città, di interrompere da domani l’erogazione per gli utenti. “Nel pieno della stagione estiva, Guardia di Finanza e Capitaneria del porto dovrebbero, per effetto della decisione unilaterale della Sidra, chiudere i propri uffici, mentre le navi crociera dovrebbero dirottare altrove i loro approdi – affermano i rappresentanti di Sel. Una decisione – continuano – che ci pare intempestiva nei tempi e nei modi, ma soprattutto lesiva delle potenzialità turistiche del porto di Catania. Invitiamo la Sidra spa a recedere dalla decisione comunicata, atteso che è dal lontano 2010 che la stessa azienda attende, con inusitata pazienza, la realizzazione della nuova rete idrica”.

Ma le cose non sarebbero così semplici: sembra infatti che la scelta da parte della dirigenza della Sidra sia stata quasi obbligata. Come spiega a LivesiciliaCatania l’assessore alle Partecipate Giuseppe Girlando. “Non si tratterà affatto di una interruzione -afferma. La Sidra – prosegue – fornisce l’acqua al porto, caricandola su una rete di proprietà dell’Aurtorità portuale. Questa, però – aggiunge – è piena di falle e, dei 25 litri erogato al secondo ne arrivano solo 4”.

L’azienda che gestisce l’oro blu, dunque, non potrebbe intervenire nella rete non di sua proprietà per sistemarla. Da qui la scelta di non portare più l’acqua all’interno della struttura portuale, ma fuori, lasciando che l’Autorità la distribuisca all’interno. “Non solo – continua Girlando – l’Autorità portuale avrebbe anche diffidato la Sidra a distribuire l’acqua nel porto. Per questo – evidenzia – l’azienda si è detta disponibile a consegnare l’acqua all’ingresso, per evitare grossi sprechi anche di denaro”. Insomma, nessuno dovrebbe rimanere senza acqua, “a meno che – conclude l’assessore – l’Autorità portuale non si rifiuti di ricevere l’acqua”.

Ma per l’ente che gestisce il porto la questione sarebbe diversa. Principalmente per l’impossibilità – stabilita dalla legge – di subentrare al pubblico per l’erogazione del servizio. Come evidenziato in una lettera inviata in risposta a quella della Sidra, mandata per conoscenza anche alla Prefettura. “La paventata sospensione non può essere surrogata all’Autorità portuale – si legge – per un divieto normativo”. Insomma, se l’azienda partecipata dal Comune decidesse di non fornire più acqua all’interno del porto, si potrebbe profilare interruzione di pubblico servizio. Senza contare le implicazioni relative alla sicurezza e all’igiene. Non solo. L’autorità portuale starebbe già predisponendo tutto per effettuare i lavori di ammodernamento della rete, e non solo quella idrica.

“Il contenzioso risale a molti anni fa – affermano dall’Ente – ma, senza esprimere polemica né valutazioni in merito, ci siamo occupati di risolvere il problema della rete in via definitiva, predisponendo un progetto per rifare l’impianto idrico, insieme a quello fognario e antincendio di cui il porto era sprovvisto. Oltre uno esclusivo a servizio delle navi da crociera”. Un progetto oneroso, si parla di 7 milioni e 200 mila euro, già finanziato. “Sospendere il servizio non è pensabile né fattibile – concludono – soprattutto nel periodo estivo. Ma ancora di più non lo è quando è pronto il progetto per rifare l’impianto”. Per domattina, intanto, è stato convocato un vertice in Prefettura per affrontare, e risolvere si spera, la questione.

 

 


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