Post pubblicato e poi rimosso| Bagarre a Sala delle Lapidi - Live Sicilia

Post pubblicato e poi rimosso| Bagarre a Sala delle Lapidi

Una fotografia su Facebook provoca lo scontro politico. Tutti contro il M5s.

Il post poi rimosso

PALERMO – Un post su Facebook targato M5s e subito rimosso, ma che ha comunque scatenato un vespaio a Sala delle Lapidi con Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune, pronto alla denuncia in Procura. Il tutto è avvenuto questa mattina durante la seduta del consiglio comunale di Palermo che, all’ordine del giorno, aveva la prosecuzione del dibattito sugli allagamenti in città.

A parlare sarebbe dovuto essere l’assessore Emilio Arcuri che però aveva comunicato alla Presidenza di essere in ritardo e così l’Aula ha deciso, di comune accordo, per una sospensiva di venti minuti. Ma, visto che i tempi si allungavano, il capogruppo dei grillini, Ugo Forello, ha provato a chiamare l’appello anche se erano presenti sia il presidente, Totò Orlando, che il vice Giulio Tantillo che, per regolamento, erano titolati a farlo. Un clima tutto sommato sereno, che ha visto poi aprire la seduta alla presenza di Arcuri.

Ma proprio in quei minuti è comparso un post sul profilo “Movimento 5 Selle Palermo” di Facebook: “L’assessore Arcuri doveva essere in aula 67 minuti fa – si leggeva nel post – Per evitare la ulteriore pessima figura la maggioranza fa di tutto. Di tutto, compreso impedire fisicamente a Ugo Forello di chiamare l’appello”. Con tanto di foto di Forello che chiama l’appello al microfono e il consigliere del Mov139, Fabrizio Ferrara, che prova a parlare allo stesso microfono con un braccio sulla spalla di Forello.

Post che ha scatenato non solo commenti indignati e insulti nei confronti dei consiglieri comunali sui social, ma anche una bagarre in Aula quando ci si è accorti di cosa era stato pubblicato. “Quando la normale dialettica istituzionale viene trasformata in fandonia, questo lede la dignità di tutta l’istituzione – ha tuonato Catania – Menzogne e fandonie sull’operato del consiglio mentre siamo in sospensione dei lavori, concordata da tutti. Così si aizza la città, Forello non poteva chiamare l’appello e lo sapeva bene, quindi è evidente che stava solo scherzando. A questo punto denunceremo tutto in Procura”.

Il post è stato così rimosso, ma la polemica intanto è montata sempre di più. “Si strumentalizza tutto – ha ribattuto Forello – Avevamo concordato venti minuti di sospensione e io, come consigliere più anziano dell’aula, avevo il diritto di chiamare l’appello”. “Nessuno ha impedito niente a nessuno – ha chiosato Totò Orlando – Però si è trattato di un post di cattivo gusto che ha messo in cattiva luce l’intero consiglio”.

“L’intervento del consigliere Forello era una mera provocazione perché, conoscendo il regolamento, sa benissimo che non poteva lui riaprire i lavori in quanto erano presenti in aula sia il Presidente che il vice – dice Ferrara – Il fatto più grave è la fake news diffusa dalla pagina ufficiale del Movimento cinque stelle. Inventare un fatto, creare un episodio che non è mai avvenuto, al solo scopo di denigrare l’istituzione Consiglio Comunale, pensando di trarne un beneficio politico di parte, è quanto di più scorretto si possa fare. Credo se ne siano anche accorti gli stessi autori del post, avendolo cancellato non appena scoperti. Mi auguro che atteggiamenti del genere non avvengano più e che il ruolo istituzionale venga utilizzato al servizio dei cittadini e non per mistificare la realtà”.

“Quello che è successo oggi è comunque un chiaro sintomo di un clima che in consiglio comunale va diventando rovente – aggiunge il consigliere della Lega, Igor Gelarda – Soprattutto a causa dell’assoluta immobilità dell’amministrazione comunale. È chiaro che dobbiamo invitare tutti ad un uso più attento e più maturo dei social. Se in alcune occasioni i social possono essere un passatempo divertente, per chi riveste determinati incarichi è uno strumento di comunicazione importante”.


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