Poste, l'attacco del Slp-Cisl| "Uffici in sofferenza e pochi addetti" - Live Sicilia

Poste, l’attacco del Slp-Cisl| “Uffici in sofferenza e pochi addetti”

Il segretario del Slp-Cisl di Palermo e Trapani, Maurizio Affatigato

“Un settore allo sbando - dice Affatigato - Non c’è nessuna attenzione da parte dell’azienda".

PALERMO – La Cisl Poste di Palermo attacca i vertici di Poste Italiane accusando l’azienda di mandare allo sbando il servizio offerto all’utenza, tagliando il personale e non rispettando gli accordi presi con i sindacati. “Le assunzioni a tempo non bastano mai e la misura è colma – attacca il segretario del Slp-Cisl di Palermo e Trapani Maurizio Affatigato in una nota – al Centro di recapito di Palermo Sperone, su 63 zone di recapito sono presenti 14 dipendenti con i contratti a tempo determinato che non bastano a coprire le zone scoperte, obbligando giornalmente i colleghi presenti allo straordinario. A Monreale in mancanza di automezzi si invitano i lavoratori ad andare in ferie e si costringono i presenti a recapitare solo le urgenze. Un settore allo sbando – dice il sindacalista -. Non c’è nessuna attenzione da parte dell’azienda proprio perché le risorse umane sono considerate solo numeri e poi si vuole risparmiare su tutto”.

“Noi abbiamo conosciuto un’altra azienda che tutelava e garantiva clienti e lavoratori. Siamo seriamente preoccupati per l’escalation di comportamenti aggressivi e ingiuriosi da parte dei clienti e lo siamo ancor di più perché tra i lavoratori registriamo esasperazione, paura e mancanza di serenità. Entro febbraio scorso avrebbero dovuto rispettare l’accordo raggiunto con i sindacati sull’adeguamento del personale, ma non lo hanno fatto e perdurano gravi criticità negli uffici di Caltavuturo, Cerda, Collesano, Sciara, Montemaggiore Belsito, Vicari, Godrano, Isnello, Sant’Elia, Petralia Soprana, San Mauro Castelverde. Continuare a firmare accordi per poi non applicarli nei contenuti non solo sminuisce il ruolo delle parti ma stressa, sfianca e avvilisce tutti i lavoratori”.

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