Poveri sì, ma non abbastanza | Social card, 4mila istanze respinte - Live Sicilia

Poveri sì, ma non abbastanza | Social card, 4mila istanze respinte

Accettate 2mila richieste su 7mila, altre in attesa di verifiche. All'interno le liste degli esclusi

Palermo - il caso
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PALERMO – È caos a Palermo per l’assegnazione delle social card dei fondi Sia, l’aiuto economico per le famiglie indigenti i cui fondi sono stati stanziati dal ministero del Lavoro e dell’Economia. Il meccanismo di assegnazione dei bonus, affidato dal governo nazionale alla gestione congiunta fra comuni, Inps e Poste italiane, però, sembra essersi rivelato un flop: enorme il numero delle domande presentate, anche a livello nazionale, pochissime quelle accettate, lasciando migliaia di famiglie senza benefici economici.

A Palermo la questione assume una portata vastissima: su 7 mila domande inoltrate a partire dallo scorso settembre, quasi 4 mila sono state rifiutate. Semaforo verde, invece, soltanto per 2 mila famiglie, le altre rimangono in sospeso per ulteriori verifiche. Questa drastica scrematura sembra ripetersi in tutte le regioni d’Italia, solo per fare un esempio: a Genova su 1.200 richieste ne sono state accolte solo 200.

Il meccanismo di accettazione delle domande sembra essere troppo rigido, le famiglie in difficoltà vengono selezionate in base a criteri economici precisi: avere un Isee non superiore ai 3 mila euro, non avere assegni di disoccupazione. E ancora, avere minori e disabili a carico, non possedere alcun tipo di mezzo di trasporto e infine il numero dei componenti della famiglia gioca anch’esso un ruolo fondamentale. Tutto questo concorre ad ottenere un punteggio: 45 è il numero che dà l’accesso agli aiuti economici. Parametri che si stanno rivelando fredda matematica e che a Palermo hanno scatenato una guerra fra poveri. Tantissimi, infatti, i casi di cittadini che versano in condizioni disperate ma che non potranno accedere al bonus economico, che va dagli 80 ai 400 euro al mese perché non totalizzano i 45 punti richiesti.

“E’ un problema a livello nazionale – spiega l’assessore comunale alle Politiche Sociali Agnese Ciulla – i criteri di selezione sono troppo rigidi e il numero delle domande è impressionante. A livello locale stiamo cercando di risolvere alcuni problemi. Cercheremo delle soluzioni alternative come quella di inserire alcune di queste famiglie escluse in altri programmi di sostegno”.

Ma a Palermo gli intoppi non finiscono qui: anche la mancanza di linee guida e comunicazioni chiare su punteggi ottenuti e tempi di consegna delle social card hanno creato un caos difficile da gestire. A denunciare queste inefficienze ed avanzare la proposta di creare una lista precisa degli aventi diritto è il consigliere della prima circoscrizione Antonio Nicolao: “In tanti si sono rivolti a me per cercare di capire qual è il loro punteggio, se avessero ricevuto gli aiuti avrebbero passato un Natale un po’ più sereno. C’è un’enorme confusione. In tanti fanno avanti e indietro tra Comune e Inps senza ricevere risposte precise”.

“Il ministero non aveva mai dato linee guide in questo senso – ha spiegato l’assessore Ciulla -. Dovrebbero arrivare direttamente a casa le carte prepagate a chi ha i giusti requisiti, ma visto il numero di domande e i ritardi, ci è sembrato doveroso dare risposta ai cittadini”. Il Comune, così, ha concordato una procedura con l’Inps per creare una lista degli aventi diritto che sarà consultabile negli uffici delle otto circoscrizioni. Intanto una lista delle domande rigettate e respinte è già consultabile sul sito del Comune a questi indirizzi:

https://www.comune.palermo.it/js/server/uploads/_02122016160541.pdf

https://www.comune.palermo.it/js/server/uploads/_02122016160520.pdf

 


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