Precari, ok dall'assemblea |Proroghe per 24mila lavoratori - Live Sicilia

Precari, ok dall’assemblea |Proroghe per 24mila lavoratori

Sala d'Ercole ha approvato una serie di articoli che danno il via libera alle proroghe dei contratti dei precari siciliani. Misure che costeranno alla Regione oltre 330 milioni di euro. Era il cuore della manovra. Adesso, via ai percorsi di stabilizzazione.

PALERMO – Oltre 24.000 precari e circa 330 milioni di euro. Il ‘cuore’ della finanziaria regionale, la norma forse più attesa soprattutto dai lavoratori e dai comuni siciliani, è stata approvata all’Assemblea regionale. Una serie di articoli che, di fatto, dicono sì alle proroghe, e sì all’avvio dei percorsi di stabilizzazione. E’ l’ultimo passo prima del traguardo. Adesso, manca soltanto l’approvazione dell’intera manovra, e, infine, il “sì” del commissario dello Stato.

Enti locali
L’approvazione dell’articolo 30 della legge di stabilità regionale dà il via libera alle proroghe per tre anni – fino al 31 dicembre 2016 – dei contratti ai 18.500 lavoratori precari degli Enti locali, ai 5.800 Asu e ai 2.200 precari di Asp e ospedali. Un articolo che, da solo, impegna la maggior parte dei fondi stanziati: 290.000 euro l’anno circa, per ognuno dei tre anni. Ma per i comuni che hanno sforato il patto di stabilità le proroghe saranno consentite soltanto per un anno, a meno che nel frattempo non ‘rientrino’ nei limiti previsti dalla legge statale. Entro questi tre anni, comunque, bisognerà portare a termine la stabilizzazione che, però, non potrà certo riguardare tutti. Per questo lo stesso articolo crea l’albo regionale dei precari, che sarà predisposto dal dipartimento regionale del Lavoro. E, per questo, l’articolo successivo della manovra prevede che venga stanziato 1 milione di euro per il finanziamento di “incentivi al pensionamento” del personale precario.

Precari della Regione
Sono circa 750 lavoratori con contratto a tempo determinato e che lavorano all’interno degli uffici regionali e degli assessorati. Con l’approvazione dell’articolo, inoltre, viene autorizzato l’avvio delle procedure concorsuali per le assunzioni a tempo indeterminato: un capitolo che costerà alla Regione quasi 27 milioni di euro. “Provvedimenti che tendono a immettere nei ruoli regionali altri 750 precari, utilizzando per circa 70 di loro (dirigenti e funzionari provenienti da Italter e Sirap) procedure di assunzione in via amministrativa, a fronte del fatto che la Regione Siciliana già conta circa 1.800 dirigenti e 16mila dipendenti”, aveva denunciato il sindacato Cobas Codir.

Italter e Sirap
Accantonato, invece, l’articolo che avviava la stabilizzazione per i 68 ex lavoratori Italter e Sirap. Un bacino di personale con contratto a tempo determinato che dopo il terremoto del ’91 è stato impiegato nelle opere di ricostruzione. Molti, in questi anni, hanno provato ad inserirli nelle proroghe, ma sono sempre bloccati dall’impugnativa del commissario dello Stato. E dopo il tentativo di Nino Dina (Udc) di dare a questi lavoratori una corsia preferenziale per ottenere la stabilizzazione e di dare copertura per 10 anni anziché per 3, è saltato tutto anche sta volta. Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca del Movimento 5 Stelle hanno anche protestato contro il fatto che l’emendamento portasse la firma della commissione Bilancio senza che loro, però, ne sapessero nulla.

Ex Pip
Sì alle proroghe anche per i 3.200 ex Pip di Emergenza Palermo. I lavoratori riceveranno per tre anni un assegno di solidarietà di 830 euro al mese più assegni familiari, e – nel frattempo – la Regione individuerà per loro percorsi di inserimento lavorativo. Fallito il tentativo di inserire in questo bacino un’ottantina di Ex Spo di Palermo, un comma inserito nella norma nel corso della lunga notte in cui la commissione Bilancio ha varato la finanziaria e che aveva fatto infuriare il governatore Crocetta. Oltre gli Spo, in oltre, avrebbero ottenuto le proroghe anche circa 200 lavoratori precari dei policlinici, l’aula ha cassato gli articoli.

Cantieri di Servizi
Infine, via libera anche alle proroghe per i lavoratori dei Cantieri di servizi. Una norma che costerà alla Regione 6 milioni e 400mila euro. I precari, adesso, saranno inseriti in un bacino ad esaurimento, e via via assunti. Previsto, infatti, che in ogni nuovo bando il 20 per cento dei posti debba essere riservato a loro.


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