Presentato "Ferite a morte" |Nel ricordo di Carmela Petrucci - Live Sicilia

Presentato “Ferite a morte” |Nel ricordo di Carmela Petrucci

Serena Dandini

All'incontro hanno partecipato il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cittadinanza Agnese Ciulla. Presente anche il Coordinamento 21 aprile. Lella Costa ha letto alcuni brani tratti dal libro.

il libro di serena dandini
di
2 min di lettura

PALERMO – “Ferite a morte nasce dal desiderio di raccontare le vittime di femminicidio. Con il linguaggio della narrativa ho tentato di arrivare dritto dritto al cuore e allo stomaco di chi legge, così mi sono immaginata che fossero proprio le voci di queste donne uccise brutalmente, a raccontare dal paradiso, la loro versione dei fatti e anche la loro vita”. Così Serena Dandini ha presentato oggi il proprio libro nel corso di un incontro tenutosi a Villa Niscemi a Palermo.

Scritto insieme alla demografa e ricercatrice del Cnr, Maura Misiti, il volume è tratto dall’omonimo spettacolo, il cui debutto si è svolto a Palermo, lo scorso 24 novembre. Presenti anche il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore comunale alla cittadinanza sociale di Palermo, Agnese Ciulla, le rappresentanti dell’associazione onlus Le Onde e il Coordinamento 21 aprile. La Dandini ha scritto per “restituire dignità e voce alle donne morte per femminicidio, un gesto estremo che in realtà è solo la punta dell’iceberg della violenza sulle donne”.

Con il sostegno del Comune che ha aderito alla convenzione No More contro la violenza sulle donne, ha dato un messaggio chiaro a tutti i presenti: “Spesso con la televisione un po’ morbosa e scandalistica – ha detto – uccidiamo una seconda volta le persone, dimenticando quello che è stato di loro. Ho letto decine di storie vere e ho immaginato queste donne e la loro energia vitale: sono mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che non sono state ai patti, che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società, e che hanno pagato con la vita questa disobbedienza. Così mi sono chiesta: e se le vittime potessero parlare?Volevo che fossero libere, almeno da morte, di raccontare la loro versione, nel tentativo di ridare luce e colore ai loro opachi fantasmi”. La Dandini vuole riprendere quel filo discorsivo che coinvolge istituzioni, artisti, ricercatori e associazioni, in un percorso comune di scambio e collaborazione per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza contro le donne.

Durante l’incontro, il sindaco Leoluca Orlando, ha ricordato Carmela Petrucci, la ragazza di 17 anni uccisa dal suo ex fidanzato divenuta simbolo della lotta contro la violenza delle donne: “Da Palermo parte questo progetto per ricordare Carmela e stringerci attorno ai suoi genitori. Lei è testimonianza vivente della violenza sulle donne e quello che sta emergendo dal libro ‘Ferite a morte’ è il tema della libertà. Troppe volte le donne non vengono lasciate libere a se stesse, a loro viene impedito di cambiare e di scegliere e vengono viste come oggetto sulle quali scaricare la propria rabbia. Noi partiamo dal presupposto che la donna debba ribellarsi a questo status e dai condizionamenti ambientali. Troppe donne brutalmente uccise, per questo occorre mettere fine a questo massacro”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI