Prestigiacomo (Fi): "Il ministro revochi Di Sarcina"

Prestigiacomo (Fi): “Il ministro revochi Di Sarcina”

"Una nomina che affossa i porti di Augusta e Catania".
LA POLEMICA
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CATANIA. “Si è proceduto a proporre ai presidenti delle Regioni Marche e Abruzzo il nominativo dell’ingegner Vincenzo Garofalo quale presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale e al presidente della Regione siciliana il nominativo dell’ingegner Francesco Di Sarcina come presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia Orientale”. Lo ha detto il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini rispondendo in question time ad un’interrogazione sulla proposta di nomina del presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia orientale. “Come previsto dalla normativa, il ministro ha trasmesso il 10 febbraio 2022 le proposte di nomina alla Camera che nella giornata di ieri, a seguito dell’assegnazione alle competenti commissiono, hanno avviato l’attività necessaria ai fini dell’espressione del prescritto parere”, ha detto il ministro. “Nell’esprimere l’intesa alla nomina il presidente delle Regione Siciliana ha espresso la sua soddisfazione per la proposta ricevuta”, ha precisato il ministro. “Nell’ambito dell’istruttoria parlamentare, propedeutica all’espressione del parere, sono certo che potrà essere pienamente valutata dalle forze politiche la professionalità e la competenza dei candidati indicati”, ha aggiunto.

Prestigiacomo ha rivolto a Giovannini la richiesta di “ritirare la nomina del Presidente Autorità Portuale della Sicilia-Orientale, condivisa solo con un pezzo della maggioranza di governo, perché altrimenti si incrina in modo serio il rapporto di fiducia con un gruppo della maggioranza di governo. Forza Italia non può essere considerata dal ministro Giovannini un parente povero. L’invito pertanto è quello di ripensare una scelta manageriale assolutamente di ripiego, solo per liberare posizioni al nord e che di fatto affossa i porti di Augusta e Catania e le prospettive di sviluppo di un pezzo significativo del Mezzogiorno”.


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