Dopo le accuse lanciate ‘a mezzo stampa’ dei giorni scorsi, il primo confronto pubblico e diretto tra i quattro candidati a sindaco alle primarie del centrosinistra è filato liscio e non c’é stato spazio per ulteriori polemiche. Per circa due ore Davide Faraone, Rita Borsellino, Antonella Monastra e Fabrizio Ferrandelli, nella sede del Centro Pio La Torre a Palermo, hanno discusso di progetti e idee per la città, incalzati dalle domande di Vito Lo Monaco, moderatore dell’incontro. Faraone, alla domanda come risanare la finanza del Comune senza gravare sui ceti meno abbienti, ha risposto: “La situazione delle casse comunali è più drammatica di quella che appare. Bisogna investire i fondi comunitari e ridurre i costi della politica. Palermo deve cambiare natura e diventare capitale dei servizi e della cultura. Serve una riorganizzazione, prevedendo anche prepensionamenti laddove possibile. Il Comune destina l’80 per cento delle risorse per il personale e il 20 per il resto”. Mentre a proposito delle partecipate ha ipotizzato “l’ingresso dei privati nella gestione”. Punto quest’ultimo non condiviso da Antonella Monastra perché ha dettò la presenza dei privati spesso si concretizza con infiltrazioni mafiosé. “Il problema delle partecipate si risolve evitando sprechi – ha detto -, la cattiva gestione e la quantità di consigli di amministrazione e il sistema delle scatole cinesi”.
Borsellino, candidata dell’area Bersani del Pd e sostenuta da Idv, Sel e Fds, ha esordito raccontando un incontro casuale pochi giorni fa in un bar della città con Diego Cammarata, sindaco dimissionario di Palermo. “Mi ha fatto gli auguri per la candidatura – ha detto – Non credere a quello che si dice in giro: i conti del Comune sono ordine. Ma non è così la situazione è drammatica”.”La prima cosa da fare è razionalizzare la macchina comunale attraverso un’ anagrafe del personale – ha aggiunto -. Così da capire quali competenze ci sono e se è il caso procedere con attività di formazione”. Per Ferrandelli, ex Idv “bisogna puntare sui centri commerciali naturali e mettere in rete le piccole attività e abbattere le barriere della burocrazia puntando sulla digitalizzazione dei servizi e rivalorizzare le borgate come Sferracavallo e Mondello, incrementando la balneabilità di queste zone”. Tra gli altri temi al centro dell’ incontro il riuso dei beni confiscati alla mafia.
(Fonte ANSA)