Le prime piogge e i primi annunci di autunno riportano alla mente dei palermitani scene già viste di una Venezia in salsa siciliana. Il capogruppo in consiglio comunale Amo Palermo, Francesco Scarpinato, denuncia la situazione della rete fognaria di Palermo.
“In un momento di emergenza dove Palermo sembra sprofondare nel baratro – dichiara Scarpinato – non possiamo sottrarci alle responsabilità che sono alla base del nostro mandato”. Le vie della città trasformate in fiumi e i tombini trasformati in depositi di rifiuti non sono una novità per il capoluogo siciliano e i palermitani che si aspettano l’ennessimo autunno di disagi.
La posizione del capogruppo di Amo Palermo è chiara: “Ieri abbiamo assistito ad un film già visto, la nostra Palermo che sotto la prima pioggia rischiato di annegare.” Oltre a sottolineare le carenze strutturali, emerge dalle dichiarazioni di Scarpinato il timore per una situazione che dipinge un futuro quasi certo.
“Oltre alle innumerevoli mancanze strutturali non è da sottovalutare la situazione fognaria che vede ogni qual volta piova scoppiare i tombini e portare la città nel caos – aggiunge ancora il consigliere comunale – in particolar modo l’esempio più brutto si è avuto in via Oreto angolo via dell’orsa minore”. E purtroppo, ci viene da dire, non solo via Oreto. Grandi disagi e strade allagate vicino all’università e nei sottopassaggi di viale della Regione Siciliana e come dimenticare le immagini di improbabili sciate nautiche per le vie di Mondello. “Mi risulta che con apposita delibera Cipe sono stati stanziati circa 100 milioni di euro finalizzati ai grandi e piccoli interventi – conclude Scarpinato – come i collettori della rete fognaria. L’amministrazione dovrebbe approntare una programmazione ad hoc”.
