Primi allarmi per Griccioli: | "Arrivati stanchi nel finale" - Live Sicilia

Primi allarmi per Griccioli: | “Arrivati stanchi nel finale”

Il coach della Betaland Capo d'Orlando, dopo la terza sconfitta patita contro Cremona davanti ai propri tifosi, ammette che la squadra patisce le rotazioni accorciate a causa delle assenze, soprattutto tra gli esterni. Ma preoccupano anche i passaggi a vuoto a gara in corso.

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Il terzo k.o. consecutivo fa male per l’Orlandina. Coach Griccioli non fa nulla per nascondere l’importanza che avrebbero avuto i due punti mancati contro Cremona: “La vittoria ci serviva come il pane, anche per dare fiducia in un momento complicato. Non abbiamo fatto nulla di eccezionale, qualche sbavatura nei primi tre quarti che però abbiamo sempre vinto. Poi abbiamo smesso di giocare e non me lo riesco a spiegare. Abbiamo chiuso senza neanche tirare un libero, troppi minuti senza un canestro segnato. Se ci fermiamo per qualche minuto vengono fuori tutti i nostri limiti, in più gli altri ci hanno sovrastato in campo aperto. Se fai un quarto da undici punti con due tiri dell’ave Maria vuol dire che la fatica ha pesato parecchio”.

Magari non è stato solo un problema di stanchezza. Qualche scelta sulle rimesse non è stata certo delle più brillanti, soprattutto nell’ultimo quarto: “Abbiamo fatto degli errori e hanno provocato qualche palla persa su rimessa. Secondo me però ci sono palle perse più pesanti di quelle di Laquintana sulle rimesse. Non c’è da dare la croce a nessuno. Bisogna solo mettersi in testa che si gioca quaranta minuti e che dobbiamo attaccarci al nostro lavoro. Bisogna essere più bravi, più intelligenti. Non fermiamoci a dei giochi a due, altrimenti rischiamo di trovarci con la palla in mano senza alcun vantaggio. Laquintana è arrivato stremato nell’ultimo quarto”.

Di note positive, su questa partita, ce ne sono ben poche: “Abbiamo avuto degli sprazzi di energia importanti in attacco, ma non siamo stati bravi a chiudere. Penso a qualche persa malamente, a qualche gioco interrotto senza motivo, ma se si fatica dopo quaranta minuti vuol dire che si deve lavorare, oltre che recuperare qualcuno. In una squadra come la nostra i quindici tiri di Bowers e i dodici di Laquintana sono troppi. Jasaitis alla fine l’ho usato da quattro per aprire il campo, ma probabilmente era già arrivato. Gli ho dato dei cambi, ma ci sta”. Anche qualche scelta di Griccioli non è sembrata delle migliori, soprattutto quella di tenere in panchina Metreveli dopo un buon impatto nei primi due quarti: “Metreveli non ha avuto problemi. Potevo farlo giocare un po’ di più, ma noi siamo andati avanti con quelli che c’erano ed eravamo sempre lì per allungare il vantaggio. Non volevo caricarlo troppo”.


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