Privati e precari, così l'assessore Volo supera i primi ostacoli

Privati e precari, così l’assessore Volo supera i primi ostacoli

La rottura dell'assedio e i possibili sviluppi.

Quando fu scelta lei per guidare una macchina complicata assai – lei, cioè, Giovanna Volo, vastissima esperienza nella Sanità – qualcuno sussurrò che sarebbe sempre stata riconoscibile dalla soffice invalicabilità dei muri che alza. Insomma, tiene il punto e non si scompone. Non si scompose, quando i privati di ambulatori e laboratori urlavano sotto le finestre dell’assessorato di piazza Ziino. Non cambiò espressione davanti alle processioni di lavoratori ‘precari’ del Covid. E, adesso, almeno per il momento, l’assessore alla Salute, pupilla degli occhi del presidente Schifani che l’ha sempre difesa, si gode un momento di operosa tranquillità. Mangerà la sua colomba pasquale e assessoriale.

La schiarita sulla vertenza dell’universo privato convenzionato, con un accordo che, limando alcuni punti, dovrebbe diventare operativo, era difficile, ma è stata raggiunta. Uno degli avversari più fiammeggianti, Salvatore Gibiino, esponente del Cimest, sindacato irriducibile, ha usato toni molti diversi dai precedenti, dopo un secondo incontro, chiacchierando con LiveSicilia.it

“E’ andata benino – ha detto il dottore Salvatore Gibiino -. Per il 2022 sono state trovate delle risorse aggiuntive che ci ristoreranno del novanta per cento e perderemo circa dieci milioni di euro. Si soffre, ma avremo un po’ di ossigeno e vogliamo tenere fede al nostro ruolo pubblico, compensando qualche perdita. Sentiremo i nostri associati, ma ci siamo al novantanove per cento. Il punto aperto resta sui fondi del 2023. Comunque, abbiamo trovato una disponibilità di toni diversa e, al momento, siamo soddisfatti”. Un’apertura di credito che rappresenta, politicamente, già un successo.

Anche con i precari della pandemia i giochi sembrano quasi fatti, nonostante l’opposizione di un ampio fronte sindacale. C’è un percorso che scontenta molti, ma c’è. Le sigle hanno affidato il loro disappunto a una nota. Il punto è che la cosiddetta stabilizzazione generale che si richiede potrà avvenire in presenza di certe condizioni, tra fabbisogno e possibilità di spesa. Ma – ragionando in termini di forza – non si vedono, nella visuale degli oppositori, larghissimi spazi di manovra e di interdizione.

Giovanna Volo, assessore regionale alla Salute, sembra, dunque, avere superato i primi ostacoli, rompendo l’assedio. Un traguardo politico e sicuramente friabile, nella natura della politica. Ci sarà da dare una risposta al bisogno immenso di cura dei siciliani. E questo risulterà già un po’ più difficile. (rp)


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