Procacciavano falsi contratti Enel |Scoperti giovani truffatori - Live Sicilia

Procacciavano falsi contratti Enel |Scoperti giovani truffatori

I truffatori sono un trapanese e un cittadino di origini indiane. Cercavano di raggirare perlopiù persone anziane.

<p>Truffa ad anziani a Cefalù</p>

CEFALU’ (PA) – Scoperte nuove truffe di giovani procacciatori di contratti che, senza scrupoli ed approfittando della buona fede degli ignari clienti, a loro insaputa registrano nuovi contratti incamerando le “dovute” commissioni. Le indagini del nucleo investigativo-telematico del Commissariato di Cefalù hanno avuto inizio la scorsa estate quando due giovani, presentandosi quali rappresentanti dell’Enel, si erano accomodati all’interno dell’abitazione di un’anziana di Cefalù.

Nonostante il disinteresse della donna, i giovani truffatori riuscivano a farsi mostrare le fatture di forniture elettriche e con la scusa di consigliarla “al meglio” riuscivano casualmente a visionare anche quelle intestate al figlio e relative ad altre località. Dopo qualche mese ecco la sorpresa: per l’utenza della signora giungono le prime “salatissime“ nuove bollette mentre per quelle del figlio un avviso nel quale si comunicava un’imminente nuova attivazione.

Gli investigatori, rispolverando vecchi casi analoghi già risolti ed intrecciando i dati acquisiti nel corso delle indagini, sono giunti all’identificazione di uno dei due truffatori, un giovane di 26 anni originario del trapanese che adesso si trova indagato per truffa, sostituzione di persona e falso. Nella rete degli investigatori telematici guidati dal dirigente del Commissariato Manfredi Borsellino è caduto anche un cittadino indiano, K.K. di 33 anni, che tramite connessioni telefoniche da telefono cellulare o sfruttando connessioni libere di altre utenze creava, con dati trafugati o falsi, account su ebay tramite i quali vendeva merce che poi non spediva.

Malgrado il cittadino indiano sia stato identificato compiutamente, ad oggi risulta irreperibile e senza fissa dimora. La sua pratica di emersione presentata all’ufficio immigrazione qualche anno addietro era stata infatti rigettata e da allora del trentatreenne indiano non si sono più avute notizie se non dal web, visto che nella realtà virtuale ha tranquillamente proseguito le sue attività illegali anche se da clandestino. Alla data odierna il cittadino indiano risulta ricercato e su di esso pende un provvedimento di rintraccio.


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