Processo Open Arms, Orlando: "Lega in piazza? Offesa ai giudici"

“Quella piazza è un’offesa ai giudici, il Comune non è più parte civile”

Commenti

    ogni tanto la mummia esce dal sarcofago e chiede visibilità. Orlando parla di diritti ,legalità etc etc. Vuole l’esimio professore ,spiegare perche il suo cognome non è completo, come mai non c’è traccia dell’intero cognome ,ovvvero Leoluca Orlando CASCIO? Perchè mai viene cassato?

    la risposta a quest’uomo è ogni giorno sotto gli occhi di tutti

    Il sig. “Io il sindaco lo so fare ” parla di offese ai giudici ma non ricorda le offese che ha fatto alla città e ancora più cocenti le offese fatte ai morti riuniti sotto j tendoni ai Rotoli. Tante altre sarebbero da raccontare su questo mistificatore che ora tenta di ergersi a paladino dell’accoglienza. Ributtante

    Da parte dell’ ex sindaco, per fortuna, ci vuole faccia di bronzo ad insistere su taluni argomenti dopo che ha lasciato la città di Palermo allo sfascio e disastrata. Un esempio per tutte le malefatte è che nelle sue molteplici sindacature non è riuscito a risolvere i problemi degli allagamenti, si parla di quasi trent’anni. Ed ancora parla e sproloquia. Ma abbia il buon gusto di tacere.

    Ma tanto il suo commento è sempre stato che la responsabilità era di altri e mai sua. Un gran furbone, ricordo molti anni fa’ subito dopo la sua proclamazione a sindaco in pompa magna, dopo un paio di mesi, ha inaugurato dei sotto passi. Nemmeno se il tempo di effettuarne i lavori fosse stato lui ad iniziarli e terminarli. Molto bravo nel marketing, si è sempre saputo vendere.

    Io per oltre vent’anni mi sono sentito offeso per aver avuto un sindaco come te!

    Giusti i suoi principi, Quello che mi sconforta è che una volta eletto in Europa ha avuto il suo giocattolino, ma è l’ultimo giocattolo che riceve dai suoi cittadini palermitani. E’ ormai assente ed eccessivamente distaccato dal territorio e non ha saputo costruire il suo Dopo Sindaco. Ha fatto piazza pulita anche dei suoi ex alleati e delfinetti che vivacchiavano all’ombra sua. E’ proprio vero è inesistente nonostante i 20 anni di governo della città di Palermo.

    mi ero dimenticato dell’esistenza di questo tizio,rivederlo mi crea un profondo senso di disgusto,dopo quello che ha fatto con la sua amministrazione dovrebbe avere il buo gusto di sparire

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Dopo quarant’anni di precariato strutturale, presentare l’aumento delle giornate lavorative come una “svolta storica” appare non solo insufficiente, ma profondamente offensivo per migliaia di lavoratrici e lavoratori forestali. Portare le giornate da 151 a 174, da 101 a 124 e da 78 a 101 non è una riforma: è l’ennesimo rattoppo su una ferita che la politica regionale sceglie consapevolmente di non curare. Si continua a parlare di “passo avanti” e di “gestione sostenibile del territorio”, ma si evita accuratamente di affrontare il nodo centrale: la stabilizzazione di chi da decenni garantisce la tutela dei boschi siciliani in condizioni di precarietà permanente. Migliaia di operai che ogni anno vengono richiamati al lavoro, formati, utilizzati e poi rimandati a casa, senza certezze, senza dignità, senza futuro.Dopo 40 anni, non è accettabile che la Regione Sicilia consideri un aumento di qualche settimana lavorativa come una concessione straordinaria. Non è rispetto, non è valorizzazione del lavoro, non è programmazione. È solo il rinvio dell’ennesima riforma annunciata e mai realizzata.Si parla di sostenibilità ambientale, ma non esiste sostenibilità senza sostenibilità sociale. Non si può difendere il territorio continuando a tenere in ostaggio chi quel territorio lo cura ogni giorno. La vera riforma sarebbe uscire definitivamente dal bacino del precariato, riconoscendo diritti, stabilità e dignità a lavoratori che hanno già ampiamente dimostrato il loro valore.Dopo quattro decenni di attese, promesse e sacrifici, questo emendamento non rappresenta un traguardo: rappresenta l’ennesima occasione mancata. E soprattutto, una grave mancanza di rispetto verso chi chiede solo ciò che gli spetta.

Cateno De Luca sforna nuovi movimenti e partitini con la stessa velocità e noncuranza con cui passa dalle invettive agli apprezzamenti per tornare di nuovo alle invettive. Le vicende che lo hanno visto altalenante nei rapporti con l'ologramma e la banda bassotti politica ne sono la prova. Attualmente il pendolo è tornato ad oscillare a sinistra, ma quelli non ne vogliono sapere e di tentare un'altra avventura in solitaria non è cosa. Perciò il soggetto si agita e prova a restare al centro dell'attenzione mediatica non potendo essere al centro della scena politica. Come gli finirà lo vedremo, ma la credibilità politica è uscita fortemente minata dalle tante scelte sbagliate che si stanno "mangiando" anche l'aura di bravo amministratore sulla quale ha fatto sempre affidamento.

Peccato che il 95% dei siciliani che tornano dal nord per le festività natalizie già il biglietto aereo (carissimo!!!) l'avevano comprato, non potendo aspettare i comodi della Regione Siciliana e rischiando di non riuscire ad acquistare il biglietto del treno partecipando ad una sorta di click day. Iniziativa deplorevole e iniqua!

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