Due condanne, 4 assoluzioni | per la morte di un paziente - Live Sicilia

Due condanne, 4 assoluzioni | per la morte di un paziente

Il tribunale di Barcellona

L’uomo era stato ricoverato, dopo essersi presentato al pronto soccorso del Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto ed era deceduto ventiquattrore dopo l’arrivo in reparto.

barcellona pozzo di gotto
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BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA)– Due medici sono stati condannati e quattro assolti. Questo è quanto stabilito nel primo pomeriggio di oggi dal giudice del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. A essere condannati per omicidio colposo Carmelo Rizzo, un anno, e Maria Antonietta Giuffrida, 4 mesi. Per entrambi la pena è sospesa ma dovranno pagare le spese processuali. Assolti invece con formula piena Sebastiano Imbesi, Antonio Bonvegna, Francesco Calabrò e Giuseppe Crinò

Tutti i medici erano stati rinviati a giudizio per la morte di un paziente, Gino Triolo, artigiano 58enne di Rodì Milici, avvenuta in ospedale il 30 dicembre del 2008. L’uomo era stato ricoverato, dopo essersi presentato al pronto soccorso del Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto ed era deceduto ventiquattrore dopo l’arrivo in reparto. Secondo l’accusa, tutti gli indagati, ognuno per le proprie competenze e in relazione agli orari di reparto in cui avevano avuto in carico il malato, non avrebbero fatto eseguire i necessari esami diagnostici a seguito dei sintomi manifestati dal paziente.

Esami che, se effettuati tempestivamente – questo sempre secondo la tesi dell’accusa – avrebbero permesso di diagnosticare la dissezione dell’aorta toracica e quindi di predisporre un trasferimento presso idoneo nosocomio con struttura cardiochirurgia ove eseguire l’intervento necessario per evitare la morte del paziente. Il pm per tutti aveva chiesto la condanna a 8 mesi. Alla famiglia Triolo – costituitasi parte civile – riconosciuta una provvisionale da 25mila euro. Impegnati nel processo gli avvocati Pinuccio Calabrò (Imbesi e Crinò), Nino La Rosa (Giuffrida e Calabrò), Guglielmo D’Anna (Rizzo) e Nino Presti (Bonvegna).

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