L’ultimo documento è di quattro giorni fa. Una bozza, un testo non ancora definitivo. Ma che fornisce già un’idea chiara di come sarà il prossimo bando per i fondi del Piano regionale dell’offerta formativa 2012. Un piano che non sarà, stando al documento oggi in nostro possesso e al quale stanno lavorando gli uffici dell’assessorato all’Istruzione guidati da Mario Centorrino e dal dirigente generale Ludovico Albert, interamente a carico del Fondo sociale europeo. Ma che “costerà” alla Regione circa 68 milioni, che s’aggiungeranno ai 200 milioni provenienti da Bruxelles.
Ecco in sintesi i punti del bando che mira a “rafforzare l’offerta formativa finalizzata alla qualificazione del capitale umano, attraverso la predisposizione di un intervento ampio e strutturato in grado, da un lato, di dare continuità alle iniziative finanziate dalla legge regionale n. 24/76, dall’altro, di far emergere le eccellenze presenti negli organismi formativi consolidati del sistema siciliano. Una sfida che necessariamente comporta un impegno, anche in termini di riqualificazione degli organismi formativi nel loro complesso, sostenendo la crescita qualitativa delle loro capacità progettuali e il miglioramento della loro interazione con i bisogni occupazionali del territorio”.
Ambiti formativi e fabbisogni territoriali.
Il Prof si struttura in tre ambiti: Forgio (Formazione per i giovani), Fas (Formazione ambiti speciali) e Fp (Formazione permanente). Nel Prof 2012 è previsto il fabbisogno per ambito e provincia. Saranno 1772 i corsi di formazione per i giovani, 814 per gli ambiti speciali, 780 per la formazione permanente. Per un totale di 3366 corsi e quasi 2 milioni di ore complessive. Sarà Palermo la provincia col maggior numero di corsi (977) e ovviamente di ore (626 mila(. A seguire la provincia di Messina (516 corsi e quasi 306 mila ore).
Chi può presentare i progetti
Gli enti che potranno accedere ai finanziamenti saranno i “soggetti, pubblici o privati, aventi tra i loro fini la formazione professionale, senza scopo di lucro o che comunque si impegnino ad esercitare l’attività formativa senza scopo di lucro”. Oltre agli enti accreditati potranno “concorrere anche gli enti non accreditati, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento. In questo caso, la valutazione della richiesta di accreditamento sarà effettuata entro 60 giorni successivi alla data di scadenza dell’avviso”. Sono previsti limiti per i raggruppamenti di soggetti tranne che per “i Consorzi e le imprese aderenti ai Consorzi stessi, le Società Cooperative e le imprese aderenti, e gli enti di formazione facenti capo a un coordinamento regionale”.
I destinatari
Per i finanziamenti “Forgio” i destinatari sono i “giovani inoccupati e disoccupati, compresi tra i 18 e i 32 anni, nonché coloro che abbiano compiuto il 17° anno di età, non più soggetti al diritto-dovere di istruzione e formazione professionale. Sono, altresì, ammessi, nel limite del 50% per ciascun corso, i soggetti inoccupati o disoccupati fino ai 45 anni di età. È possibile, in una quota non superiore al 20% dei destinatari di un corso, inserire anche allievi con disabilità. Nel caso di soggetti disabili, riconosciuti ai sensi delle normative nazionali vigenti è obbligo per l’organismo formativo prevedere un supporto specifico, attraverso l’impegno di una figura co-docente di sostegno, come disposto nel vademecum, in un rapporto non superiore a un tutor per tre allievi disabili.
Per i finanziamenti “Fas” i destinatari saranno “soggetti in condizione di disagio e/o a rischio di esclusione sociale a causa di povertà o discriminazione; soggetti vittime di discriminazione nell’accesso all’occupazione e alla formazione; genitori con responsabilità di cura e assistenza; disabili; giovani e adulti in condizioni di povertà ed esclusione sociale; soggetti giovani e adulti sottoposti a misure detentive o alternative alla detenzione”.
Infine, per l’ambito “Fp” i destinatari saranno “oggetti in età lavorativa di età superiore ai 18 anni, interessati al recupero della mancata o parziale formazione iniziale o che comunque hanno interesse a rafforzare e sviluppare le loro competenze, a fronte dei processi di trasformazione ed innovazione del lavoro.
Tra i soggetti destinatari possono, quindi, esservi anche lavoratori occupati (autonomi e dipendenti), impiegati in realtà di produzione e servizio localizzate in Sicilia esclusivamente nel caso in cui la frequenza alle attività formative avvenga al di fuori dell’orario di lavoro”.
Le risorse finanziarie.
Come detto, per i pacchetti formativi da avviare nell’annualità 2012 è disponibile l’importo complessivo di 268.386.658,00 euro di cui 200 milioni a valere sul Fse e 68.386.658,00 euro a valere sul bilancio regionale. Per la formazione ai giovani verranno spesi quasi 157 milioni, 96 milioni per gli ambiti speciali e quindici milioni per la Formazione permanente. Per la provincia di Palermo verranno messi a bando corsi finanziati per quasi 70 milioni di euro, a seguire Messina con 34,5 milioni di euro e Catania con quasi 32 milioni. Provincia nella quale arriveranno meno soldi europei sarà quella di Siracusa con nove milioni di euro previsti nel Prof.
La valutazione dei progetti
I progetti presentati dagli enti verranno esaminati “da una Commissione di valutazione, i cui componenti sono nominati dal Dirigente Generale del Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione Professionale; tale Commissione è composta da funzionari regionali, eventualmente, anche in collaborazione con esperti esterni, individuati a valere della long list valutatori del Fse della Regione Siciliana, e si potrà avvalere con le sole funzioni di segreteria tecnica dell’Assistenza Tecnica del PO FSE 2007-2013. Nella fase di valutazione possono essere richiesti, ai soggetti proponenti, ulteriori elementi conoscitivi. L’esame delle proposte progettuali presentate viene effettuata tenendo conto dei criteri di selezione nel paragrafo seguente”.
I criteri per le valutazioni
Grande peso avrà, nella valutazione dei progetti, l’esperienza maturata nel settore dall’ente: ben 45 punti su 100 nella griglia di valutazione prevista dal Prof, infatti, verranno attribuiti per voci riguardanti le attività di formazione svolte negli ultimi cinque anni. Altra fetta importante della valutazione (35 punti su 100) sarà destinata alle caratteristiche proprie del progetto. Il resto verrà diviso tra le capacità innovative dell’offerta, la rispondenza ai criteri di pari opportunità e sviluppo sostenibile e le premialità (per quest’ultima voce si prevedono punteggi per chi si impegnerà ad ampliare l’organico attingendo agli elenchi regionali).
(Nella foto l’assessore Mario Centorrino)