La vicenda della piscina dell’ex assessore Mariarita Sgarlata è diventata oggi l’oggetto di un nuovo polemico scambio di battute tra il sottosegretario Davide Faraone, leader dei renziani siciliani, e il governatore Rosario Crocetta. A seguito della richiesta di archiviazione da parte della procura, che pone la parola fine a una vicenda di veleni dai contorni vagamente inquietanti, Faraone ha rilasciato una tagliente dichiarazione. “In Regione – ha detto il sottosegretario – il metodo Boffo è purtroppo diventato una prassi costante. Un metodo inaccettabile, che colpisce le persone perbene. Ora sono io che chiedo chiarezza. Basta impunità per chi organizza la macchina del fango”. E la stessa Sgarlata è tornata a parlare di “dossieraggio” ai suoi danni.
Obiezioni per lo meno legittime, libero ognuno di dissentire nel merito. Ma non è nel merito che Rosario Crocetta ha risposto. Il governatore ha liquidato piuttosto l’uscita di Faraone con una battuta al vetriolo: “Ma quale metodo Boffo? Faraone forse è arrabbiato con i giornalisti per gli articoli pubblicati su un suo interrogatorio”. In soldoni, Crocetta respinge le accuse di metodo Boffo, che somiglia a quello che a queste latitudini si suol appellare col più siculo ed efficace sostantivo di “mascariamento”, “mascariando” a sua volta, con quel tirare in ballo, allusivamente e fuori da ogni contesto, l’inchiesta sulle spese pazze dell’Ars che coinvolge tra gli altri anche Faraone. Copione già visto e rivisto, in questo ormai consunto schema caro a un certo professionismo dell’antimafia politica. Alla critica non si ribatte nel merito ma si arrocca la palla nella curva del mascariamento, riservando all’interlocutore un comodo schizzetto di fango.
Per la verità, e per completezza di cronaca, il governatore ha anche aggiunto un telegramma su come l’assessore Sgarlata sia stata sostituita per ragioni politiche e non per altro. Le collezioni dei quotidiani stanno lì a raccontare un’altra storia. Ed essendo trascorsi meno di sei mesi, è difficile sperare che la memoria collettiva sia tanto corta da averlo dimenticato.
Tant’è, una vicenda di veleni è forse naturale che si chiuda con altri veleni. Che intossicano però i già compromessi equilibri tra Roma e Palermo, deteriorando ulteriormente il clima, già complicatissimo, che dovrebbe portare alla creazione di quel fantomatico tavolo romano a cui sono appese le speranze della Sicilia di scampare alla bancarotta. La delegittimazione della linea renziana di Baccei e i botta a risposta al vetriolo col luogotenente del premier forse non alimenteranno la voglia del governo nazionale di togliere le castagne dal fuoco a Palazzo d’Orleans. E l’appuntamento con il tracollo è già cerchiato in rosso sul calendario alla data del primo maggio. Quando la Regione, se Roma non farà la sua parte, si troverà con le tasche vuote e le piazze piene.
Crocetta vada a fare il sindaco di Tunisi
AHAHAHAHAHHHAHH AHHHHHAHHHH HAHAHHHHHAAAAA
Tragicomico!
Ma con quale faccia questo ancora si presenta. Distruttore della Sicilia
Si ti prego i cittadini catanesi tutti ti amiamo presentati a Sindaco sarai il nostro messia. Forza Crocetta ?️??️??️??️??️? ti vogliamo carico. Avanti il prossimo sarà una bella competizione a Catania venghino venghino signor e signore ?????
AHAHAHAHAHAHAHHAHAHHAHAHHAAHHAH
ne approfitti si candidi a catania.
No grazie, ancora paghiamo i disastri lasciati da sto tizio….
Tanta gente…. ???
Crocetta ha fatto così bene a Palermo come presidente della regione che vuole continuare a Catania come sindaco!
Saro saremo in tantissimi a sostenerti, almeno qui a Catania non ci siamo dimenticati di te a differenza di tanti altri siciliani che immotivatamente ti hanno voltato le spalle consegnandosi alla destra.
Ho qualche dubbio, che possa essere vero.
Come dipendente regionale gli sarò sempre grato per tutto quello che ha tentato di fare per la nostra Sicilia malgrado i mille ostacoli che gli sono stati frapposti da una dura opposizione politica, e come cittadino catanese invece non vedo l’ora di poterlo votare perchè soltanto lui è in grado di fare rinascere la nostra città dopo i tanti fallimenti di chi lo ha preceduto.
Rosario Crocetta non Catania meglio sindaco Tunisi dove fra poco votare. Lo conosciamo.
Vattene a Tunisi dai tuoi amici a fare il sindaco e vedrai come ti finirà
Dopo tante gestioni e delusioni sei la sola speranza di noi catanesi, siamo tutti con Te.
hahahahahahaha saro non finisce mai di stupire