Project financing al Comune| La Segreteria bacchetta il consiglio - Live Sicilia

Project financing al Comune| La Segreteria bacchetta il consiglio

La Segreteria boccia la procedura e la giunta restituisce le delibere. Alotta: "Servono risposte".

PALERMO – La procedura voluta dal consiglio comunale di Palermo per il project financing? Un “appesantimento” dell’iter, peraltro nemmeno previsto dalla legge. A “stroncare” la delibera votata da Sala delle Lapidi è la Segreteria generale del Comune che, in una nota dello scorso 18 aprile, motiva così la decisione della giunta di non esprimere parere sul progetto di finanza dell’impianto di biomasse della Favorita.

Un progetto di finanza non è altro che un’opera realizzata dai privati che ne traggono introiti con cui rientrano dell’investimento, che dopo alcuni anni diventa di proprietà pubblica. Rientra in questa fattispecie, per esempio, il parcheggio sotto il Tribunale, così come dovrebbero rientrarvi il nuovo cimitero o l’acquario in costa Sud. Insomma, in tempi di vacche magre gli enti locali trovano così il modo di realizzare opere e infrastrutture.

Ma presentare un progetto di questo tipo ha dei costi che l’imprenditore deve sostenere, correndo il rischio che poi il Comune lo bocci. Per accelerare l’iter ed evitare inutili attese o spese a possibili investitori, il consiglio due anni fa ha deciso di istituire un front-office e di fare in modo che la giunta e il consiglio si esprimano a priori sulla “idea” di progetto: in pratica il Comune in questo modo dice subito all’imprenditore se il progetto interessa o meno, evitando perdite di tempo o spese inutili.

Quando però lo scorso aprile la giunta si doveva pronunciare sul progetto di finanza per l’impianto di biomasse alla Favorita, la squadra di governo del sindaco ha deciso di restituire la delibera rimandandola indietro. Il problema, come evidenziato dalla Segreteria generale, è che la nuova procedura non è prevista per legge e appesantisce l’iter, anziché snellirlo. E a a dirlo è la stessa Segreteria che nel 2014 non obiettò nulla, tanto che la delibera non è mai stata revocata, anche se ad aprile si è deciso di convocare un incontro che però ancora non si è tenuto.

“Al momento non ci sono molte proposte – spiega il vicesindaco Emilio Arcuri – l’unica che ha completato l’iter è quella per il nuovo cimitero che, tra una ventina di giorni, arriverà in consiglio comunale”.

“Non è corretto non dare risposte chiare ai privati che presentano proposte di investimento – attacca però Salvo Alotta del Pd – il Comune può avere posizioni più o meno aperte rispetto al rapporto con lo strumento progetto di finanza, ma deve una risposta chiara positiva o negativa. Il consiglio comunale ha stabilito delle regole che non credo contrastino con norme vigenti, anche perché se così fosse la delibera non si sarebbe potuta trattare ed eventualmente dovrebbe essere urgentemente annullata. Io credo che sia un’opportunità adottare strumenti che aprono ai privati per migliorare i servizi e agevolare la crescita economica ed occupazionale”.

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