Prometeo, ecco i corsi finanziati | Sono 331, pronta solo metà - Live Sicilia

Prometeo, ecco i corsi finanziati | Sono 331, pronta solo metà

Parrucchieri ed estetisti, addetti alle vendite e alla raccolta differenziata. Distribuito l'elenco dei progetti una volta gestiti dagli enti definanziati e adesso curati dal Ciapi di Priolo. Molti di questi, però, non possono essere avviati per assenza di docenti. E sui formatori indaga la Procura di Siracusa.

PALERMO – I corsi finanziati sono in tutto 311. Ma al momento, ne potrà partire meno della metà. In qualche caso, infatti, mancano i docenti. In altri, gli alunni. Il progetto Prometeo procede a piccoli passi. Tra le polemiche e i dubbi. Nei giorni scorsi finiti persino sulle scrivanie dei pm siracusani, dove è stato presentato un esposto contro l’ammissione di decine di lavoratori nel progetto.

Il bando “Prometeo”, lo ricordiamo, e punta a “investire” parte delle somme del “Piano giovani” per l’avvio dei corsi di Formazione del 2013-2014. In particolare, la somma stanziata è di 35 milioni (33,3 milioni per gli ambiti Forgio e Fas e 1,7 milioni per l’ambito Fp). Il bando prevede assunzioni a tempo determinato per la durata di 7 mesi ed è destinato a personale da impiegare per lo svolgimento dei corsi. In particolare, la Regione cerca 1415 persone, così distribuite: 60 responsabili di processo, 321 tutor, 182 segretari didattici, 182 segretari amministrativi, 156 ausiliari, 514 formatori nelle aree giuridico-economica, scientifica, informatica, lingue straniere e tecnico professionale.

Ma molti di quei formatori, al momento, non si trovano. Mentre per una gran quantità di corsi, non si è raggiunto il numero minimo di allievi per attivarli. Così, ecco che al momento, a partire potranno essere appena 149 dei 311 corsi decretati e finanziati. Corsi che, lo ricordiamo, rappresentano il “recupero” di quelli che negli anni scorsi erano gestiti dagli enti di formazione “definanziati”. Anche per questo, tornano alcuni dei progetti che l’assessore alla Formazione Scilabra aveva annunciato di far scomparire dall’offerta formativa siciliana. Ecco, insomma, anche i corsi per estetisti e parrucchiere.

Ma più di un terzo del numero complessivo dei corsi pronti a partire è rappresentato da quello che porterà alla formazione di “addetti per i servizi all’infanzia”. Sono 39 infatti, le annualità che potranno essere attivate nelle varie province siciliane, la maggior parte a Palermo (17) e Messina (11 corsi). Poi, ecco i 15 corsi destinati agli “addetti all’assistenza dei diversamente abili con patologie gravi”, i 13 corsi per “gestore informatico d’azienda”, gli 11 corsi per “addetti all’assistenza dei malati di Alzheimer”, i 9 corsi per “mediatore linguistico e socio-culturale”, gli 8 corsi per “estetista seconda annualità” e altrettanti per “parrucchiere seconda annualità”, i 7 corsi per “addetti alle vendite”, 6 corsi per “tecnico per la gestione dei porti turistici” e via via fino ai corsi (due in tutto) per rilegatori o per addetti alla raccolta differenziata dei rifiuti.

Come detto, però, sono stati tanti, 56 per la precisione, i corsi finora “snobbati” dai siciliani. E la curiosità è che sembrano essere i messinesi, in particolare, a nutrire diffidenza per i vecchi-nuovi corsi. Sono 38 i corsi non avviati nella provincia dello Stretto, investita da scandali e inchieste che hanno travolto molti grossi enti di formazione del territorio (e i loro titolari). Così, ecco che a Messina non partono ancora molti corsi per l’assistenza ai malati di Alzheimer, quelli per mediatore, quelli per tecnico per la raccolta differenziata.

Sono 55 invece i corsi ai quali gli alunni si sarebbero già iscritti, ma che risultano… privi di docenza. Ma sui formatori del Progetto Prometeo adesso approfondirà anche la Procura di Siracusa, dopo l’esposto di due formatrici che hanno segnalato la presenza, nella graduatoria degli ammessi al bando per 1.415 persone, di candidati non in possesso dei requisiti minimi. Formatori che avevano eluso uno dei limiti previsti dal bando: “Non essere impegnato attualmente in attività inerenti percorsi formativi”. E invece, stando alla denuncia depositata in procura, sarebbero in tanti ad avere, sostanzialmente, dichiarato il falso nell’autocertificazione che ha accompagnato la partecipazione al bando. “La validità giuridica ed economica di ogni contratto, – ha precisato però il Ciapi di Priolo – così come in esso previsto, decorrerà il giorno in cui ogni singolo corso avrà inizio. A quella data, ogni candidato selezionato dovrà produrre documentazione idonea a dimostrare la veridicità di quanto autocertificato. Se questo non avvenisse – si legge nella nota dell’ente -, il candidato, oltre ad essere escluso, incorrerà nelle sanzioni penali previste”. Ma a quel punto il corso potrebbe subire un nuovo ritardo. Un nuovo stop.


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