Protesta degli anestesisti degli 118: non saliranno sugli elicotteri

Protesta degli anestesisti degli 118: non saliranno sugli elicotteri

Il motivo? Una retribuzione "anacronistica e sottodimensionata"
L'ALLARME DEL SINDACATO
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PALERMO, 05 MAG – Dal primo luglio gli elicotteri del 118 rischiano di restare senza medici a bordo. A lanciare l’allarme è l’Aaroi-Emac, sindacato che rappresenta oltre 800 anestesisti rianimatori dell’isola, che ha annunciato la totale indisponibilità a coprire turni nei mezzi di soccorso del 118, ambulanze ed elisoccorso, a partire dal 1° luglio 2025.

“Il motivo – si legge in una nota del sindacato -? Una retribuzione “anacronistica e sottodimensionata” rispetto a quella garantita ad altri specialisti e un disinteresse sconcertante da parte dell’assessorato alla Salute guidato da Daniela Faraoni e, soprattutto, della presidenza della Regione Sicilia capeggiata da Renato Schifani”.

L’Aaroi-Emac ha scritto due Pec per chiedere un confronto con l’assessorato regionale. “Nessuna risposta – aggiungono i sindacati – Eppure, come si legge nel documento ufficiale del 29 aprile, per altri specialisti come ortopedici, pediatri, ginecologi, cardiologi e perfino pensionati, l’amministrazione regionale non esita a pagare gettoni orari tra i 90 e i 120 euro.

Per gli anestesisti rianimatori invece – cioè i medici che garantiscono terapie intensive volanti sui mezzi del 118 – non c’è nemmeno una dignitosa considerazione economica, nonostante svolgano un servizio vitale, avanzato e ad altissima competenza, per giunta su base volontaria e oltre l’orario ordinario previsto dal contratto”.


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