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Province e democrazia sospesa |Lo scandalo che non fa notizia
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Talmente se ne fregano del lavoro che quando raccolgono la plastica caricano i furgoni cominciano a correre facendo volare dal mezzo tutti i sacchi che si trovano ogni 20 mt delle strade che loro percorrono. Lavoratori da medaglia.
In tutto c'e' sempre del marcio. Gia' stanno montando i lidi, la capitaneria di porto nemmeno controlla le distanze previste per legge, nessuno paga.
MISCHINI!!!
la dignità (ridicola) dei "leghisti" siciliani si vede anche nella supina accettazione della presenza di un individuo come vannacci!
Con i commissariamenti è come se si fossero vinte le elezioni, per chi vuole solo fare clientelismo.
Ma quale “democrazia sospesa”..Non è che se si vota per 3 livelli di governo, poi si passa a 4, e quindi si torna a 3 si “sospende la democrazia”. È solo che forse anche la classe politica sta cominciando a capire che le province sono inutili, costose e dannose. E che i cittadini non le vogliono più. Certo, ce n’è voluto!
Il problema di fondo è che la sovranità deve tornare al popolo. Il popolo deve scegliere i propri consiglieri provinciali. E non è materialmente sensato che sindaci e consiglieri comunali, già oberati dai problemi delle città possano pure fare i presidenti di provincia e i consiglieri provinciali. È assurdo, non potranno mai dedicarsi a tempo pieno a entrambe le cose! Già molti sono contrari che un consigliere comunale continui a svolgere il suo lavoro (dovrebbe dedicarsi a tempo pieno al consiglio comunale, magari pagandolo di più ma pretendendo l’esclusiva). Figuriamoci se gli si attribuiscono pure le competenze di consigliere provinciale! E come fa il sindaco di una grande città come Palermo, catania o Messina a fare anche il sindaco dell’area metropolitana, cioè il vecchio presidente della provincia? È assurdo e incompreso dalle persone
la tragedia non è tanto la notizia delle DEMOCRAZIA SOSPESA di certo ci si lamenterebbe se con la Democrazia o senza democrazia si fosse avvertito un CAMBIAMENTO EPOCALE , MA come si è visto le province sono 8 anni che vanno avanti senza consiglieri provinciali che poi in effetti sono i sindaci dei comuni che sono stati eletti, si dovrebbe invece fare semmai le votazioni per il presidente della provincia fra tutti i consiglieri sindaci, non fare direttamente colui che è stato eletto sindaco nel capoluogo, perchè a me che sto in un altro comune puo’ piacermi il sindaco di Vattelapesca o di Cipcioè questo si per il resto non sento nessuna differenza, e se si applicherebbe lo stesso metro anche per l’ARS non sarebbe male avremmo si Sindaci con il doppio mandato, ma almeno presenti nel loro territorio e nella loro provincia, e questo nuoce tanto alla loro salute INSOMMA siamo in una finta democrazia che chi si vuol candidare promette, promette, poi magari arriva e se ne frega, quindi votare o non votare per CAMBIARE COSA? la musica è sempre quella, cambia solo la Banda Bassotti
Si alla VERA abolizione delle province.
Questa assieme alle altre nefandezze siciliane
Scuole, strade…tutto finito nel limbo. Assurdo. Che si sbrighino a riattivarle, un organismo sovracomunale serve in modo assoluto!
Non c’è più il popolo. C’è la folla. Che sceglie sempre come sappiamo. E di pagare uno stipendio a cento o duecento Barabba io proprio non sento l’urgenza.
Dopo 50 anni non ho ancora capito quali erano le funzioni delle ex province. Utili solo ai dipendenti e alle poltrone dei politici. Le strade erano senza manutenzioni prima, lo sono adesso e lo sarebbero dopo inutili e costose elezioni. Analoghi discorsi si potrebbero fare per rifiuti, servizio idrico edilizia scolastica. L’unica cosa sensata sarebbe ricollocare i dipendenti in uffici produttivi per perseguire un effettivo risparmio nell’interesse della collettività.
L’unica cosa che fa impressione è la volontà persistente di creare nuova burocrazia, nuovi costi e sempre meno servizi per i cittadini.
Ricordiamo con molta nostalgia l’ultimo presidente.
Apprezziamo moltissimo la sua dolorosa ironia – gentile “Sdegnato”.
Giovanni Palermo è che la provincia proprio non serve..per rifare le strade e la manutenzione alle scuole bisogna chiamare i muratori, e quelli non vanno ‘eletti democraticamente’. Delle strade ex provinciali può benissimo, anzi deve, occuparsi la Regione. Delle scuole i comuni. E si risparmierà parecchio. Questo capiscono le persone.
Le strade alla Regione le scuole ai comuni. Le province sono superflue. Le tengono nel limbo bloccando i lavori a scuole e strade per convincere i cittadini che sono necessarie, non lo avete capito? In realtà servono solo a loro: altre caselline da occupare, poltroncine da assegnare, bandierine da piazzare…a spese nostre, si capisce..