"Province, governo testardo | Dialogheremo col parlamento" - Live Sicilia

“Province, governo testardo | Dialogheremo col parlamento”

A margine del sit-in di protesta, i sindacati hanno incontrato l'assessore alle Autonomie locali Patrizia Valenti: "L'esecutivo ha deciso di insistere con una riforma sbagliata che non dà alcuna tutela ai lavoratori. Pronti a discutere con i gruppi all'Ars".

Cgil, Cisl e Uil
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PALERMO – “Apprezziamo la disponibilità al dialogo dell’assessore, che però sta testardamente insistendo su una riforma sbagliata. Noi non cambiano idea. In Sicilia va a applicata la legge Delrio per riformare le Province”. I sindacati confederali tirano dritto. Oggi i segretari generali Michele Palazzotto (CgilFp), Gigi Caracausi (Cisl Fp) e il componente della segreteria Beppe Adamo (Uil Fpl) sono stati ricevuti dall’assessore regionale alle Autonomie locali Patrizia Valenti, a margine del sit-in di protesta che ha portato di fronte i locali dell’assessorato centinaia di lavoratori.

“L’assessore – raccontano Palazzotto, Caracausi e Adamo – si è arroccata sul suo ddl di riforma che oggi sarà approvato in giunta. In quel testo si parla pure di bacino unico per ex dipendenti delle province, mentre i commissari dovrebbero decidere entro trenta giorni quali partecipate e personale dovrà sopravvivere o morire. Nulla invece – insistono i leader sindacali – è stato previsto e annunciato sul futuro dei precari. Anzi, sul tema, l’assessore ha glissato in modo preoccupante. Ma noi rimaniamo fermamente convinti della necessità di applicare la legge Delrio in Sicilia per le parti non ancora trattate dal ddl che ha dato vita ai Liberi consorzi”.

E a questo punto l’interlocuzione tra sindacati e istituzioni potrebbe, molto semplicemente, cambiare Palazzo. “Adesso – proseguono infatti Palazzotto, Caracausi e Adamo – incontreremo i gruppi parlamentari all’Ars, considerato l’orientamento assunto ora dal presidente dell’Ars e da parte dei parlamentari, proiettati anch’essi verso l’applicazione della Delrio. Speriamo che in questo modo il governo possa rinsavire e scegliere l’unica soluzionein grado di fare chiarezza nel caos e di dare garanzie reali ailavoratori delle ex Province. Continua lo stato di agitazione, insomma, nei confronti del governo, ma speriamo anche nella partecipazione ai lavori del parlamento”.


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