Province, i soldi non ci sono | La giunta: problema creato da Roma - Live Sicilia

Province, i soldi non ci sono | La giunta: problema creato da Roma

Il tema affrontato nella lunga riunione di giunta domenica a Pergusa.

Rischio default
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PALERMO – Mentre è partito il countdown per la scadenza del 31 ottobre, si cerca ancora una complicatissima soluzione per le Province, alle prese con l’impossibilità di predisporre i bilanci. Il rischio del default è dietro l’angolo. La giunta di governo regionale ieri ha parlato anche di questo nel corso della lunghissima riunione che si è tenuta a Pergusa, nella quale Nello Musumeci e i suoi assessori hanno fatto il punto sullo stato dell’arte degli assessorati e della spesa comunitaria.

Nel corso della lunga giunta domenicale, si è parlato degli interventi da attuare per velocizzare tutto quello che si può sulla spesa dei fondi comunitari. Ci sono circa 600 milioni da certificare da qui a fine anno. La strategia è quella di rafforzare tutti i dipartimenti che si occupano di fondi europei, anche ricorrendo al Formez con cui c’è una convenzione. Al riguardo la Uil Sicilia chiede al governo di precedere prima a una ricognizione del personale interno. La giunta torna a riunirsi stasera a Catania.

Uno dei punti trattati è stato quello delle ex Province. A cui servono 200 milioni per scongiurare il dissesto. Somme che non ci sono. “Attendiamo una risposta dal governo nazionale”, dice Musumeci al riguardo citato dal Giornale di Sicilia, ricordando che il problema è stato determinato dallo Stato e dalla richiesta del contributo alla finanza pubblica imposto da Roma agli enti di area vasta. “Conosciamo il problema, stiamo cercando di trovare delle soluzioni ma il problema ha una responsabilità precisa che va cercata a Roma”, dice l’assessore agli Enti locali Bernadette Grasso. Che a Livesicilia spiega: “Noi abbiamo dato alle Province più di quanto dato l’anno scorso. Il problema vero è il prelievo forzoso imposto dallo Stato, massacrando le Province. Noi stiamo chiedendo un intervento allo Stato, abbiamo anche impugnato la legge di bilancio di Gentiloni. Le Province chiedono che la Regione copra il disequilibrio dello Stato ma questo non si può fare. Stiamo cercando di trovare un soluzione perché ci teniamo conto dell’importanza di questi enti, che abbiamo sempre difeso”.

Intanto, la scadenza del 31 ottobre si avvicina e con essa lo spettro del default, già evocato dai commissari governativi in una missiva inviata alla giunta regionale nelle scorse settimane.

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