CATANIA. Il consiglio provinciale? Non è ancora decaduto: almeno secondo i consiglieri di Palazzo Minoriti e domani, martedì, celebrerà l’ultima sua seduta. Di seguito, il comunicato della Provincia:
“Con la cessazione dei consigli provinciali si chiude il sipario su un pezzo di storia della Provincia e si affaccia una nuova era, in attesa di indicazioni che facciano capire quale sarà la trasformazione dell’Ente a seguito delle disposizioni della legge regionale n.278 “Norme transitorie per l’istituzione dei Consorzi di Comuni”, varata dalla Regione Siciliana nello scorso mese di marzo. La maggior parte dei consiglieri non ha gradito l’essere stati “licenziati” da una semplice nota a firma dell’assessore regionali agli Enti locali. Per questo rivendicano, quale atto formale amministrativo, la notifica all’Ente del decreto di scioglimento.
La durata in carica del Consiglio provinciale – si legge nella nota regionale – è stabilita in cinque anni. A riguardo si sottolinea come, pur mancando nell’ordinamento regionale degli enti locali una espressa disposizione che stabilisca il dies a quo della decorrenza del quinquennio, la soluzione del quesito non possa che essere desunta facendo riferimento alla data delle elezioni. Nella nota si chiarisce, inoltre, che sul punto, autorevole giurisprudenza amministrativa (cfr ex multis Consiglio di Stato, sez. V, 23.1.2012, n.273) ha affermato che “Il dies a quo per la decorrenza del mandato, ossia del periodo di durata di una carica è determinato dall’atto di nomina o da quella di elezione, indipendentemente dalla data in cui le funzioni siano effettivamente assunte mediante l’insediamento”.
Nel corso della seduta di venerdì 14 giugno, ricca di interventi, il presidente Leonardi ha voluto riassumere quanto prodotto dai lavori di aula attraverso una Relazione di fine mandato dell’attività consiliare, allegata agli atti. Trecentotrentotto Consigli ordinari, quarantotto Consigli straordinari (per un totale di 386 sedute); cinquecentosessantasei interrogazioni e centoventinove interpellanze, quattrocentotrentanove le deliberazioni adottate. Infine, come atto conclusivo della seduta, in diversi hanno deciso di auto riconvocarsi (senza percepire il gettone di presenza), martedì 18 giugno alle ore 10.00 a Palazzo Minoriti”.