Pulvirenti: "Fiducia a De Canio | Non siamo all'ultima spiaggia" - Live Sicilia

Pulvirenti: “Fiducia a De Canio | Non siamo all’ultima spiaggia”

Il presidente a Torre del Grifo: "Non arriverà nessun socio: sono abituato a lavorare da solo. A gennaio prenderemo chi ha già esperienza nel campionato italiano. L'unico reparto che non ha bisogno di interventi è quello difensivo. Punteremo sugli italiani perché abbiamo bisogno di gente pronta. La Windjet non c'entra nulla col Catania. Ci salveremo".

Parla il patron
di
5 min di lettura

TORRE DEL GRIFO (Mascalucia). Il presidente del Catania, Nino Pulvirenti, guarda avanti sfoggiando un ottimismo obiettivamente difficile da condividere almeno nell’attuale situazione di classifica della squadra rossoazzurra. Nel corso dell’odierna conferenza stampa tenuta nel centro sportivo di Torre del Grifo, il massimo dirigente ci ha…messo la faccia nel momento forse più difficile da quando è al timone della società catanese. Pulvirenti ha invitato tutti a mettere da parte le polemiche, rinviandole eventualmente -se sarà il caso- a fine campionato. “Ci aspetta una partita molto delicata –ha sottolineato il presidente riferendosi all’impegno di sabato pomeriggio contro il Verona al “Massimino”- ma che non considero ancora da ultima spiaggia”. Pulvirenti ha poi tagliato corto sulle ipotesi di paventate, nuove dinamiche societarie precisando che nelle sue attività non mai avuto soci. “Pablo Cosentino è il vice presidente del Catania con delega al mercato dei calciatori –ha affermato ancora il massimo dirigente rossazzurro- e la società Calcio Catania ha i bilanci in ordine che assicurano ritornoeconomico”.
Tornando sulle vicende squisitamente tecniche, Pulvirenti ha poi affermato: “è’ lapalissiano come i tanti infortuni a ripetizione siano stati causa di grandi difficoltà nella gestione tecnica, non solo in riferimento alla formazione da mandare domenicalmente in campo ma anche in occasione degli allenamenti durante la settimana. Calciatori come Izco e Bergessio (infortunati di lungo corso) sono elementi insostituibili per il Catania. Credo che il lavoro non sia stato impostato correttemente all’inizio della stagione da parte dell’allora tecnico (Maran n.d.r.): infatti, ad un certo punto, abbiamo deciso di sostituirlo affidando la squadra a De Canio. Contiano di recuperare tutti gli infortunati dopo la sosta natalizia e con l’organico completo a disposizione potrebbe iniziare per noi tutto un altro campionato”. Ma la dirigenza del Catania interverrà verosimilmente anche in fase di potenziamento dell’organico in occasione dell’imminente “mercato di riparazione” di gennaio, mirando soprattutto al potenziamento di centrocampo ed attacco (a tal proposito girano i nomi degli interisti Mudyngay e Livaya) mentre il reparto difensivo resterà così com’è. In partenza potrebbe esserci, invece, Alvarez. “Vorrei che i tifosi sappiano che stiamo lavorando su due progetti molto ambiziosi che riguardano il settore giovanile ed il nuovo stadio –ha concluso Pulvirenti- ed io credo fermamente nella salvezza. Difenderemo la serie A con ogni mezzo, anche con i…denti se occorresse”.

La diretta da Torre del Grifo:

Il presidente Pulvirenti ha appena finito di parlare a Torre del Grifo. Ha ribadito un concetto espresso già più volte “di rimanere uniti”. Ma ha anche parlato del mercato di gennaio. Ecco, i passaggi salienti del suo intervento: 

“Dobbiamo mettere da parte processi e polemiche e concentrarsi sulla partita di sabato contro il Verona. Tutti insieme, così come è successo il altre circostanze, ne verremo fuori.

Per noi non è un’ultima spiaggia. Non parliamo di ultima spiaggia perchè con i tre punti possiamo sempre riprendere tutto il gruppo. Ci sono due considerazioni da fare. La prima è che non mi conoscete bene perchè nelle mie attività non ho mai avuto soci. Lo stesso accadrà anche a Catania. Pablo Cosentino è il vice-presidente del Catania con delega sul mercato e per questo motivo riceve un compenso. Tutto il resto sono solo chiacchiere.

Io non mollo: stiamo progettando di fare lo stadio nuovo e siamo qui a prenderci le nostre responsabilità. Tutto il resto sono solo chiacchiere

Il giocattolo non si è rotto: abbiamo subito troppi infortuni: non è mai accaduto a nessuna squadra di dovere rinunciare a nove/dieci elementi a partita. Non ricordo che una cosa del genere sia mai accaduta ad alcuna squadra. Vogliamo fare un esempio concreto? La Roma le vince tutte, poi gli manca Totti e non vince più. Al Barcellona, lo stesso: manca Messi e non si vince più. Bergessio? Per il Catania è come Totti.

La squadra è forte e deve trovare i suoi effettivi: non siamo riusciti a giocare una sola partita con la squadra al completo. C’è anche un discorso di personalità della squadra: degli undici dell’anno scorso a Genova contro la Sampdoria ce n’erano appena due. Crediamoci in questa squadra, non si è ancora perso nulla.

Maxi Lopez è arrivato a Catania con otto chili in più e ci vuole tempo per mettersi in forma.

Pablo Cosentino praticamente abita a Torre del Grifo: adesso è a Milano perché sta tentando di chiudere alcune operazioni di mercato che riguardano il Catania. Ma lui vive a Torre del Grifo: tutto il resto sono dicerie messe in giro per fare confusione. Qualcosa nel mercato certamente andrà fatto: a gennaio prenderemo chi ha già esperienza nel campionato italiano. L’unico reparto che non ha bisogno di interventi è quello difensivo. Punteremo sugli italiani perché abbiamo bisogno di gente pronta.

Sono convinto che quest’anno ci salveremo. Perché abbiamo la qualità giusta: chiedo a tutto l’ambiente di restare uniti. Ho i visto i ragazzi al termine della partita contro la Sampdoria ed i primi ad essere amareggiati sono proprio loro.

Abbiamo dato via Lodi, Gomez e Marchese ma abbiamo trattenuto tutti gli altri: abbiamo trattenuto Bergessio, Barrientos, Spolli. Lo sforzo che ha fatto la società per trattenere questi giocatori non è stato tenuto in considerazione.

Ho assistito alle contestazioni che ci possono stare, però, io ho visto i ragazzi lavorare e lo hanno fatto con grandissimo sforzo. Ripeto, è fondamentale il supporto dell’ambiente. Alvarez? E’ a scadenza di contratto e non ha rinnovato: vedremo.

De Canio non rischia: noi non cambiamo allenatore con facilità. Se abbiamo cambiato Maran è per motivi che ho detto ed altri che non dirò. Non sono in condizioni di giudicare De Canio per via di tutti questi infortuni ma, secondo me, sta facendo un buon lavoro.

Quando le cose vanno male è normale che presidente venga criticato: fa parte del gioco. Mi dispiace, però, quando c’è la malafede. Su Lodi, è difficile rispondere alle vostre domande perché ci sono cose che possono essere dette ed altre no: io dico che Lodi doveva andare via da Catania ed è andato via da Catania in comproprietà perché questa era la strada tecnica.

La Serie A è troppo importante per Catania e non possiamo perderla.

Le forze economiche le mette l’imprenditore: e io se parlo di stadio non ne parlo perché sono pazzo. Se poi si vuole tirare in ballo la questione della Compagnia aerea dico che a giorni ci sarà il concordato e si chiuderà lì”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI