Punta Raisi, in bilico i lavoratori di Asc: lunedì incontro coi sindacati

Punta Raisi, in bilico i lavoratori di Asc: lunedì incontro coi sindacati

La decisione di Aeroitalia tiene col fiato sospeso

PALERMO – Gli esuberi sulla carta sono 60 anche se, visti i part time, potrebbero riguardare più lavoratori. Si terrà lunedì l’incontro tra Asc Handling e i sindacati per discutere dei licenziamenti che l’azienda che si occupa dei servizi a terra in alcuni scali italiani, fra cui quello di Punta Raisi, ha avviato.

Una conseguenza della decisione di Aeroitalia di internalizzare il servizio di handling, fino al 31 agosto gestito da Asc: le clausole di salvaguardia tutelano i lavoratori ma non è chiaro se la compagnia aerea alla fine gestirà direttamente il servizio o si rivolgerà a Gh Palermo, a cui lo ha affidato intanto per settembre.

All’aeroporto Falcone-Borsellino, al momento, operano tre compagnie di handling: Gh Palermo, Asc e Aviapartner. Asc a Punta Raisi gestisce quattro voli e conta su alcuni dipendenti part time e altri full time, alcuni con contratto a tempo determinato e altri con l’indeterminato, per un totale di 160 tra addetti, operatori e impiegati, anche se l’esubero al momento riguarda una parte delle unità.

L’azienda ha chiesto a Gh Palermo di assumere i dipendenti ma al momento quest’ultima gestirà il servizio per appena un mese e quindi, per ora, ha risposto picche a meno che l’affidamento non diventi definitivo.

Lunedì si terrà l’incontro con i sindacati per l’attivazione degli ammortizzatori sociali, sia a Palermo che a Catania. “Abbiamo contestato subito la decisione di Asc di avviare le procedure di licenziamento – dice Gianluca Colombino di Legea Cisal – e lunedì diremo che l’obiettivo di tutti deve essere la tutela dei lavoratori. Aeroitalia, che è il soggetto che sta determinando queste tensioni, deve abbandonare teorie fantasiose rispetto alla autoproduzione (che peraltro sarebbe maggiormente onerosa) e dire chiaramente cosa vuol fare senza tatticismi esasperati e cioè se intende gestire autonomamente il servizio o affidarlo a una delle tre aziende che attualmente già operano nello scalo e, a quel punto, si potranno attivare le clausole sociali di salvaguardia. Quello che non accetteremo saranno ulteriori perdite di tempo o le richieste di ammortizzatori finalizzate soltanto a cercare di abbassare il costo del lavoro”.


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