Sicilia, manager della sanità: l'Ars vota, ecco i punteggi

Manager della sanità, c’è la data del voto: le valutazioni arrivano all’Ars

Volo e Iacolino saranno ascoltati a Palazzo dei Normanni
LE NOMINE
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PALERMO – La dead line sui manager della sanità è stata fissata: giovedì 14 marzo la commissione Affari istituzionali andrà al voto sulle nomine scelte dal governo regionale. Il calendario dei lavori è stato stabilito al termine della riunione dell’organismo presieduto da Ignazio Abbate. I commissari, però, hanno chiesto una ulteriore integrazione dei documenti inviati dalla Regione e intendono ascoltare in audizione l’assessora alla Salute, Giovanna Volo, e il dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino. Due audizioni decisive, che si terranno rispettivamente martedì e mercoledì. A distanza di 24 ore arriverà poi il parere della commissione e sono diversi, secondo Radio Ars, i nomi che rischiano una valutazione negativa. Si concluderà così il percorso iniziato a febbraio.

I punteggi degli aspiranti manager

Sul tavolo della prima commissione, intanto, sono arrivate le valutazioni prese in esame rispetto a gran parte dei nomi designati. Si tratta di giudizi datati: alcuni risalgono al 2015 e portano la firma dell’Agenas, altri del 2019 con la valutazione fatta dall’assessorato alla Salute. Sono le schede di valutazione relative al raggiungimento degli obiettivi annuali di salute e di funzionamento da parte dei candidati designati. Tutti hanno superato la sufficienza, seppur con valutazioni diverse. Il punteggio più basso è quello di Walter Messina, oggi designato al Civico di Palermo: per la sua precedente esperienza al Villa Sofia-Cervello del capoluogo ha collezionato un punteggio di 60,43. Segue Roberto Colletti, indicato all’Azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello di Palermo: al Civico aveva raggiunto quota 60,5. Anche la valutazione di Daniela Faraoni risale al 2019: per la manager confermata all’Asp 6 un punteggio di 65,41.

Giuseppe Laganga Senzio, individuato per il vertice dell’Asp di Catania, aveva guidato il Policlinico di Messina ottenendo nel 2019 68,59 punti. Su Giuseppe Giammanco, scelto per il Garibaldi di Catania, la valutazione fatta dall’Agenas nel 2015 sulla sua esperienza alla guida dell’Asp etnea è stata di 70,29. Salvatore Emanuele Giuffrida, confermato al Cannizzaro di Catania, ha ottenuto dall’assessorato una valutazione di 75,28. Con Maurizio Letterio Lanza, assegnato al Bonino Pulejio di Messina, il punteggio dell’assessorato relativo all’esperienza in sella all’Asp di Catania sale a 76,34.

Per Alessandro Caltagirone, che ha guidato l’Asp di Caltanissetta, la valutazione datata 2019 è stata di 78,26: andrà a guidare l’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa. Dalla provincia aretusea arriva anche Salvatore Lucio Ficarra, che con il suo 89 ha ottenuto il punteggio più alto: il governo lo ha designato a dirigere l’Asp di Caltanissetta. La seconda piazza virtuale è andata a Giorgio Giulio Santonocito, designato al Policlinico di Messina: l’ultima valutazione nei suoi confronti risale al 2019 ed è di 84,02, quando diresse l’Asp di Agrigento. Nessuna valutazione per gli altri nomi scelti dal governo dal momento che in passato hanno ricoperto altri incarichi o sono comunque alla prima esperienza.

Nuova richiesta di documenti

Il lavoro della commissione, ad ogni modo, non è ancora concluso. La nuova richiesta di documenti inviata alla Regione riguarda anche il verbale dell’ultima prova sostenuta dagli aspiranti manager: il colloquio con gli esperti dell’assessorato. Tra i documenti richiesti anche le note con le quali i tre rettori delle università dell’Isola hanno avanzato le loro proposte per la guida dei policlinici universitari. Al momento fuori dalla partita l’esperto Gaetano Sirna, già oggetto di una interrogazione da parte del deputato di Sud chiama Nord Giuseppe Lombardo. Sirna è stato confermato direttore Generale del Policlinico di Catania fino a ottobre 2025 e per questo la Regione non ritiene che il manager debba passare dal giudizio dell’Ars. La commissione ha invece chiesto tutta la documentazione, forte anche di un parere degli uffici del Parlamento.

Ardizzone (M5s): “La politica esca dalla sanità”

“Dopo questa lunghissima, estenuante, e soprattutto vergognosa querelle tra i partiti politici per spartirsi la sanità siciliana, quantomeno ci saremmo augurati di avere ai vertici di Asp ed ospedali il meglio in circolazione”, dice la deputata M5s Martina Ardizzone, che poi aggiunge: “Alla luce di come stanno andando le cose, anche quella pia illusione può dirsi praticamente sparita: tra gli aspiranti manager selezionati dai partiti ci sono non solo soggetti con procedimenti penali in corso, ma anche candidati  con sufficienze molte risicate sulla base della valutazione del loro operato nel 2019. Come dire, c’è da stare poco allegri per il futuro. Finché la politica non uscirà dalla sanità per il paziente il futuro sarà tutt’altro che roseo”. Ardizzone poi annuncia: “Cercheremo in tutti i modi di far sì che il governo cambi le nomine”.


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