Sicilia, manager sanità ai raggi X: l'Ars affonda bisturi nelle nomine

Manager della sanità ai raggi X, l’Ars affonda il bisturi nelle nomine

La commissione chiede più documenti, audizione in vista per Volo

PALERMO – La lista delle richieste sugli aspiranti manager della sanità siciliana è lunga: dai casellari giudiziali dei candidati alle valutazioni dell’Agenas, passando per le considerazioni dell’assessorato alla Salute sul raggiungimento annuale degli obiettivi e gli eventuali procedimenti di commissariamento da parte della Regione nei confronti degli incaricati in eventuali ruoli manageriali del passato. Si fa in salita, e piena di insidie, la strada per il governo Schifani che punta a incassare l’ok dell’Ars sui 17 dirigenti generali della sanità designati l’1 febbraio. Non sono bastate le 527 pagine trasmesse dalla Regione alla commissione Affari istituzionali dell’Ars: all’interno i curriculum, le autocertificazioni e le dichiarazioni dei redditi dei 17. La commissione, come previsto, ha chiesto un ulteriore “approfondimento documentale”.

Manager della sanità, le richieste dell’Ars

Gli aspiranti manager al momento agiscono in qualità di ‘commissari’: non è così’ per il 18esimo, l’esperto Gaetano Sirna, 70enne, momentaneamente fuori dalla contesa perché già confermato direttore generale del Policlinico di Catania fino a ottobre 2025. Anche su Sirna, già oggetto di una interrogazione del deputato di Sud chiama nord Giuseppe Lombardo, è stato chiesto un ulteriore approfondimento. Dalla prima commissione è arrivata la richiesta trasversale di valutare con cura i nomi scelti da Palazzo d’Orleans per guidare la sanità regionale nei prossimi anni. Chiesti anche i verbali della commissione d’esame che ha valutato preliminarmente quei nomi, così come una relazione sulle motivazioni che stanno alla base dell’esistenza dei due elenchi in cui furono inseriti gli aspiranti manager: gli ‘idonei’ e i ‘maggiormente idonei’.

Numeri risicati per il centrodestra

L’effetto immediato, in una giornata di frequenti contatti tra Palazzo dei Normanni e Palazzo d’Orleans sullo scottante dossier dei manager, è quello di un forte rallentamento dell’iter. La sensazione, già trapelata nelle ore antecedenti alla riunione della commissione dell’Ars, è che il governo dovrà riflettere su alcuni nomi scelti. Qualche nome potrebbe essere sacrificato per ottenere un percorso più agevole sull’intero pacchetto di nomine. I risicatissimi numeri in commissione, del resto, parlano chiaro: 7-6 per il centrodestra, che quindi non può permettersi mal di pancia. Non è un caso che la prima notizia emersa ieri a valle dei lavori dell’organismo presieduto da Ignazio Abbate, sia stata quella degli otto aspiranti manager che hanno dichiarato di avere un procedimento penale in corso. Su questi nomi, come su altri che potrebbero cadere per incompatibilità o altre motivazioni, l’esame della commissione “sarà rigoroso e approfondito – osserva una fonte diretta -, senza lasciare nulla al caso”.

Volo in commissione sui manager della sanità

Nelle prossime ore la prima commissione completerà la richiesta di “approfondimento documentale”, poi i giochi saranno rinviati. Per regolamento la commissione deve dare il parere sulle nomine entro trenta giorni ma il timer del ‘silenzio-assenso’ scatterà soltanto quando i commissari avranno ricevuto dal governo le risposte rispetto agli approfondimenti richiesti. Se ne riparlerà mercoledì 28 febbraio, quando l’assessora alla Salute Giovanna Volo siederà davanti alla commissione. Volo illustrerà le scelte del governo sui manager: a quel punto si giocherà a carte scoperte e sarà il momento della verità per le eventuali obiezioni della commissione sui nomi scelti.


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