Qualità della vita, le città siciliane in fondo alla classifica - Live Sicilia

Qualità della vita, le città siciliane in fondo alla classifica

Catania al 103esimo posto, Messina al 105esimo

PALERMO – Palermo si conferma, secondo la classifica stilata da Italia Oggi e Italia Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, in fondo alla classifica per la qualità della vita, esattamente alla posizione 98 su 107.

In testa alla classifica c’è Bolzano, seguita da Milano e Bologna, in fondo, invece Crotone, che è anticipata da Messina e Caltanissetta che si trovano al 105esimo e 106esimo posto.

La ricerca conferma la frattura tra il centro-nord, più performante, e l’Italia meridionale e insulare, caratterizzata da una persistente vulnerabilità. Le dimensioni analizzate sono: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, tempo libero.

Le altre province siciliane

La prima provincia siciliana è Ragusa, che si piazza all’88esimo posto, al 93esimo invece Trapani, Enna al 100esimo, al 102esimo Siracusa, subito dopo ci sono Catania al 103esimo, Agrigento al 104esimo, Messina al 105esimo e Caltanissetta al 106esimo.

La frattura tra il Centro-Nord e il Sud Italia

Quest’anno la qualità della vita in Italia è risultata buona o accettabile in 63 province su 107, in linea con gli ultimi due anni (erano 64 nel 2022; 63 nel 2021; 60 nel 2020, anno dell’emergenza pandemica). Si tratta per lo più di province dell’arco alpino, centrale e orientale, della pianura padana e dell’appennino tosco-emiliano, con ramificazioni verso Toscana, Umbria e Marche.

Al contrario, le province del Sud e delle Isole compaiono quasi integralmente nei gruppi 3 e 4 dell’indagine, in cui la qualità della vita è valutata scarsa o insufficiente.

L’indagine 2023 conferma una tendenza: la frattura tra il Centro-Nord, più performante e resiliente, e l’Italia meridionale e insulare, caratterizzata da una persistente vulnerabilità.

La ripresa post-Covid delle Metropoli

Quest’anno emerge un’altra tendenza, potremmo dire “post-Covid”: la forte ripresa, negli ultimi due anni, che ha coinvolto province e città metropolitane del Centro-nord, appartenenti al cluster “Metropoli”. Tendenza ben rappresentata dal 2° posto del capoluogo lombardo, dai dati di Bologna e Firenze, ma anche dalla performance di Torino (31ª) e Roma (33ª), che scalano una ventina di posizioni rispetto al 2022.

La Cisl: “Classifica conferma ciò che è evidente”

“Queste classifiche non fanno altro che confermare quanto è evidente e sotto gli occhi di tutti, nelle nostre città la qualità della vita dei cittadini resta fra le peggiori d’Italia e con l’aggravarsi delle condizioni di povertà e di degrado sociale, la mancanza di servizi e politiche di welfare adeguate,  rischiano di diventare miccia di una vera e propria emergenza sociale. Non meritiamo tutto questo, non siamo cittadini di serie D ”. Ad affermarlo è Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani.

“Si tratta di conferme rispetto ai dati dello scorso anno, ma questo vuol dire che bisogna fare molto di più per trasformare le nostre città in crescita dal punto di vista economico tanto da offrire opportunità di futuro ai nostri giovani, in luoghi sicuri e in cui la microcriminalità e la violenza non dilagano come sta invece accadendo soprattutto nel capoluogo siciliano e in cui le famiglie possano andare avanti grazie al sostegno del lavoro e grazie a servizi socio-sanitari adeguati anche tenendo conto delle esigenze dei pensionati”. La Piana conclude “bisogna avviare serie politiche del lavoro e sanitarie che devono essere una priorità nell’agenda della politica e delle istituzioni, serve il rilancio dei settori economici strategici dei nostri territori e dei servizi ai cittadini, occorre colmare i troppi gap infrastrutturali e avviare politiche ambientali adeguate ad uno sviluppo eco-sostenibile degli spazi urbani. Ecco perché sarebbe stato molto importante procedere spediti con i progetti legati al PNRR, ma purtroppo a quanto pare, come spesso accade nelle nostre realtà, siamo ancora ai nastri di partenza mentre il tempo scorre inesorabile!”.

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