Giulio Tantillo
PALERMO – Quante sono e, soprattutto, quanto costano le auto blu del comune di Palermo? Le domande se le è poste il capogruppo di Forza Italia a Sala delle Lapidi Giulio Tantillo a metà febbraio presentando un’interrogazione a cui gli uffici, nei giorni scorsi, hanno risposto.
La quinta città d’Italia, a fine 2013, per alcune norme della spending review aveva già dovuto disdire le vetture a noleggio, ovvero 34 Fiat Panda e nove Fiat Grande Punto. A conti fatti, in capo all’autoparco comunale ad oggi sono rimaste appena sei vetture a pagamento da qui fino all’inizio 2015. Si tratta di tre Lancia Delta per il presidente del consiglio comunale Totò Orlando, il vicesindaco Cesare Lapiana e l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato, e di tre Fiat Grande Punto per gli assessori Barbara Evola, Agnese Ciulla e Giuseppe Barbera. Le assegnazioni sono state fatte dal primo cittadino in persona, che però usufruisce dell’auto blindata di proprietà statale.
Per carità, niente in confronto a certi bolidi in forza ad altre amministrazioni, ma le sei vetture hanno comunque un costo per le casse del Comune: 30.584 euro l’anno per le Lancia e 14.592 l’anno per le Fiat. Altri assessori si muovono invece o con mezzi propri o con le vetture dell’autoparco comunale, che quindi non costano nulla di noleggio.
“Visto il momento che stiamo attraversando – commenta Tantillo – sarebbe meglio non dare auto blu a nessuno, tranne che al sindaco e al presidente del consiglio comunale, come peraltro previsto dalla delibera approvata dal consiglio comunale nel 2011 su proposta del consigliere Mimmo Russo”. La delibera prevedeva infatti il taglio delle auto blu, tranne che a sindaco e presidente del consiglio, per risparmiare 250mila euro l’anno. “Il dirigente farebbe bene a fare rispettare la delibera”, conclude Tantillo.
LE REAZIONI
“Gli assessori Abbonato e Lapiana, insieme al sindaco, vengano a spiegarci in aula per quale motivo, in spregio a quanto stabilito dal consiglio comunale, sfrecciano ancora per la città a bordo delle fiammanti auto blu. È inaccettabile che vengano infrante le regole che la città si è data, proprio da chi dovrebbe ogni giorno lavorare per farle rispettare. Forse se le restituissero alla concessionaria e camminassero a piedi o in bici come faccio io si renderebbero conto in che condizioni drammatiche versa la nostra città”, dice Fabrizio Ferrara del Pd.
